Ravenna, trovato alla guida senza patente si spaccia per il fratello. Scoperto e arrestato

Fermato a bordo di una Fiat Punto in via Bosca, insieme a un tunisino, nella notte del 17 gennaio scorso. Espulso il tunisino irregolare

Un controllo da parte della polizia

Un controllo da parte della polizia

Ravenna, 18 gennaio 2019 – Tenta di spacciarsi per il fratello, ma la Polizia non ci crede e lo arresta per il reato di falsa attestazione sull’identità personale. L’episodio risale alla notte del 17 gennaio scorso quando G.C., 31 enne riminese pluripregiudicato, viene fermato insieme a un tunisino, a bordo di una Fiat Punto in via Bosca, da una volante della Questura. Alla richiesta di documenti, l’uomo – che si trovava alla guida – ha dichiarato di aver dimenticato a casa la patente e di essere sprovvisto di documenti, fornendo le generalità del fratello.

L’espediente non ha però tratto in inganno i poliziotti che, insospettiti dal nervosismo del giovane, lo hanno inviato a scendere dall’auto, notando che nella tasca porta oggetti della portiera del veicolo era presente un grosso cacciavite a punta piatta. Le forze dell’ordine hanno quindi proceduto alla perquisizione, personale e del veicolo, rinvenendo in una tasca dei pantaloni dell’autista un coltellino e all’interno dell’auto uno smartphone Apple Iphone 4 di dubbia provenienza. Inoltre, nel giubbotto dell’autista stesso è stata trovata una denuncia di smarrimento con le corrette generalità dell’uomo, che ha tentato ulteriormente di depistare i poliziotti dichiarando che il giubbotto era del fratello e che lui era senza documenti proprio perché, per errore, aveva indossato il giubbotto sbagliato.

A questo punto i due sono stati portati in Questura dove G.C., che stava per essere sottoposto a rilievi fotodattiloscopici, ha ammesso la sua reale identità. Terminati gli accertamenti l’uomo, che è risultato pregiudicato per furto, false attestazioni a P.U., ricettazione, truffa, stupefacenti, guida in stato di ebbrezza e con patente revocata, è stato dichiarato in arresto per il reato di falsa attestazione o dichiarazione a Pubblico Ufficiale sull’identità personale e indagato per sostituzione di persona, ricettazione, porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, reiterazione della guida senza patente. A suo carico è stata inoltre trasmessa una segnalazione amministrativa quale assuntore di sostanze stupefacenti.

Il Tribunale di Ravenna, nell’udienza svolta lo stesso giorno, ha convalidato l’arresto, concedendo i termini a difesa e disponendo la misura cautelare dell’obbligo di firma tutti i giorni presso la Questura di residenza. Il cittadino tunisino, risultato irregolare sul territorio nazionale dello Stato, è stato espulso e accompagnato da personale della Questura al C.P.R. di Caltanissetta.