"Altro che eutanasia, animali uccisi per asfissia"

Il veterinario Mauro Guerra nega le accuse di maltrattamento degli animali, ma secondo Lav - Dalla parte degli animali, le soppressioni avvenivano senza necessità e con crudeltà, violando le linee guida e il codice deontologico.

Della vicenda del veterinario Mauro Guerra si è parlato molto negli ultimi giorni anche perché martedì ha parlato in aula, dove ha detto che la sofferenza degli animali lo fa soffrire e ha negato le accuse a suo carico. Ora sulla vicenda interviene Lav - Dalla parte degli animali: "Assenza totale di cartelle cliniche e di esami diagnostici, procedure inappropriate, lontane dalle linee guida suggerite dagli organismi preposti nonché dalle prescrizioni presenti sul bugiardino del farmaco eutanasico: quindi gli animali non venivano sottoposti ad eutanasia, ma a uccisioni per asfissia e annegavano nel proprio sangue – si legge in una nota –. Questo quello che è emerso dalla testimonianza della dottoressa Francesca Visalli Saliti, medico veterinario ed esperta in anestesia, ascoltata ieri durante l’udienza del procedimento penale".

L’associazione prosegue poi: "Tutte le soppressioni sono state effettuate in assenza di visite ed esami preventivi, tanto che nessuna cartella clinica è stata rinvenuta nell’ambulatorio all’atto della perquisizione, e non c’è quindi la prova che siano state effettuate nel rispetto di quanto prevede l’art. 30 del Codice deontologico", ovvero "’soltanto se gli animali sono gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità’". La Lav aggiunge che "non solo quindi è stata ravvisata l’assenza di necessità, ma anche la crudeltà in quanto l’uccisione degli animali mediante Tanax non era preceduta dalla somministrazione di anestetici".