Argillà, ultimo giorno con gli stand e le mostre

Tanti visitatori, afflusso in linea con quello del passato. Ieri lo spettacolo del Mondial Tornianti. Oggi si continua fino alle 20

Migration

Ultima giornata di Argillà per il 2022, che dopo tre giorni di festival è pronta a dare il suo arrivederci alla città in vista della prossima edizione fra due anni (con l’edizione 2023 che si terrà come sempre in Francia).

Oggi gli stand rimarranno aperti fino alle 20, per un’ultima serata di passeggiate fra le creazioni artistiche provenienti da gran parte dei paesi europei e da alcune nazioni asiatiche e latinoamericane. È ancora presto per un bilancio dell’edizione: la città è comunque apparsa affollata per tutto il pomeriggio di venerdì e per gran parte della giornata di ieri. In linea con l’ormai lontana edizione di quattro anni fa.

Successo di pubblico anche per i party che hanno accompagnato i più accaniti dei ceramisti e degli appassionati fino alla tarda nottata a Palazzo Laderchi, dove era in programma la Argi-Night, e alla casa studio di Luce Raggi, che ha inaugurato sulla facciata l’opera ‘Another brick in the wall’, esattamente di fronte al Museo internazionale delle Ceramiche. Fra gli ultimi appuntamenti della rassegna quello in piazza Nenni con il Mondial Tornianti e il suo campionato tecnico, rivolto alla creazione di due opere rispettivamente il più estese possibile in senso orizzontale e verticale: una competizione che spesso si è decisa per questione di centimetri o di millimetri, e che solitamente non manca di attirare la curiosità di chi si trova a passare per il microcosmo di Argillà.

L’edizione 2022 della manifestazione, ultradecennale, è dedicata a Gino Geminiani: il centro che gli è stato intitolato è fra l’altro il luogo dove hanno visto la luce le creazioni che alcuni ceramisti – residenti lontano dall’Italia – hanno poi portato all’Argillà. Buon riscontro di pubblico anche per gli eventi off rispetto alla rassegna, come le mostre tenutesi negli atelier dei vari ceramisti, o nel caso dei workshop creativi ospitati al Museo Carlo Zauli.

f.d.