Bus scolastici, "niente più corse aggiuntive"

Il tema risvegliato dalla protesta dei liceali, in difficoltà a conciliare lezioni e trasporti. Amr: "Dopo il Covid siamo tornati alla normalità"

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Proteste, diritto allo studio e trasporti. Lo sciopero degli studenti pendolari del polo liceale faentino svoltosi lunedì ha posto sul piano della discussione alcuni temi riguardanti il trasporto scolastico. Al centro delle richieste dei ragazzi infatti c’erano i permessi di ingresso e di uscita anticipata, concessi o non concessi dalla scuola in base a un calcolo che tiene in considerazione gli orari di lezione, le sedi da raggiungere, gli orari e i mezzi di trasporto nonchè i luoghi di provenienza degli studenti. Al di là dei permessi stessi infatti, gli studenti hanno sottolineato alcuni disagi legati non solo ai tragitti scuola-stazione (o fermata), ma anche problematiche di ritardi sulle coincidenze, mezzi pubblici stipati e lunghe attese. Temi non nuovi per i quali, oltre alla questione legata alle giustificazioni, a monte esistono appositi tavoli plurilaterali che vedono la partecipazione di agenzie, vettori e delle istituzioni competenti e dei committenti.

Un filo che arriva, nel caso del trasporto su gomma, all’Agenzia della mobilità della Romagna. "I nostri tecnici si sono confrontati con gestori e mondo della scuola per concordare orari e percorrenze" spiega Guido Guerrieri, amministratore di Amr. Un lavoro impegnativo, anche in virtù del ritorno al massimo della capienza sui mezzi e dei risvolti legati alle risorse che erano stati stanziati nel periodo Covid. "Alcune criticità ce le aspettavamo – prosegue il numero uno dell’Agenzia –, siamo tornati al periodo pre Covid e, dopo due anni di orari sfasati e capienze modificate in cui anche la percezione degli utenti è cambiata, prima della riapertura delle scuole i nostri tecnici hanno svolto un lavoro capillare per trovare un equilibrio".

Le prime settimane di scuola infatti "sono state un po’ caotiche – prosegue Guerrieri –, ma ora dovremmo esserci assestati e anzi stiamo ancora intervenendo per venire incontro a tutte le esigenze che ci giungono". Un’opera che tiene conto anche delle risorse messe a disposizione dalla Regione nel periodo pandemico: "Nel ravennate abbiamo messo su strada tre mezzi in più – chiarisce Guerrieri –, ma le risorse che fino allo scorso anno ci consentivano di raddoppiare le corse tenendo in considerazioni le variazioni di orario e le capienze non ci sono più, proprio perché siamo tornati al periodo normale. Oggi mi risulta che molti autobus siano ai limiti della capienza e anche per questo stiamo operando ancora piccoli aggiustamenti". Un tema che in modo differente, non solo perché differente è il mezzo ma anche per le tipologie di utenza, riguarda anche le ferrovie.

Damiano Ventura