Lido di Classe senza il camping Bisanzio per l’estate 2018

Solo l’ex gestore si è presentato per il nuovo bando, ma la candidatura non è stata accettata. Il vicesindaco e la forestale: “Lavoriamo per il 2019“

Una delle verande del Camping  Bisanzio a Lido di Classe (Foto Corelli)

Una delle verande del Camping Bisanzio a Lido di Classe (Foto Corelli)

Ravenna, 20 aprile 2018 - Ormai è ufficiale, anche se con un po’ di amarezza. Il camping Bisanzio non riaprirà in tempo per l’estate: giunti a fine aprile, con la stagione balneare in partenza tra pochi giorni e tempi tecnici da rispettare, è impossibile pensare che Lido di Classe potrà ospitare tende e camper nell’area sgomberata dai vecchi abusi edilizi.

Al bando di gestione – dopo quello dell’estate scorsa a cui si è presentato solo l’ex gestore, la cui candidatura non è stata accettata – stanno lavorando da mesi i carabinieri forestali con l’aiuto del comando centrale di Roma, visto il delicato tema della biodiversità ambientale dell’area.

Tanti i nodi da risolvere, a partire dal ristorante del camping, rivelatosi anch’esso un abuso edilizio: la veranda esterna non è a norma. Un problema che Comune, prefetto e carabinieri forestali, che stanno lavorando in sinergia e si sono incontrati per parlare della questione, ritengono che debba essere risolto prima della pubblicazione del bando. Seguiranno poi i tempi tecnici necessari per dare modo agli interessati di presentare la documentazione, poi l’esame delle proposte e infine l’assegnazione. Da lì, il nuovo gestore dovrà darsi da fare: nell’ex Bisanzio mancano tutti gli allacci, e occorrerà in sostanza partire da zero.

L’altro nodo che il bando dovrà sbrogliare è appunto risultare appetibile agli operatori, visto il grosso investimento che richiederà riaprire un campeggio in cui non è rimasto più nulla.

I carabinieri forestali per il momento preferiscono non sbilanciarsi sui tempi, ma è realistico pensare che prima dell’anno prossimo non si riesca a fare nulla. Del resto gli uomini dell’Arma, il Comune e il prefetto sono ben consci delle difficoltà: «Occorre fare un bando che possa garantire la fruibilità del campeggio. Correre per fare un bando che poi risulterebbe ‘zoppo’ non ha senso, bisogna fare le cose per bene, in primis nell’interesse di Lido di Classe – spiega il vicesindaco Eugenio Fusignani, che ha seguito la vicenda fin dal principio –. Risolvere la questione per la prossima stagione è l’obiettivo di tutte le istituzioni. Serve una soluzione ottimale per garantire l’appetibilità turistica della località, e serve un bando vero che arrivi dopo aver risolto i problemi del ristorante. Io sono fermamente convinto che il nuovo campeggio, realizzato a norma e nel modo migliore possibile, con campeggiatori ‘veri’ e non stanziali come quelli presenti prima, sarà un grosso aiuto per Lido di Classe. E credo che a posteriori un camping realizzato nel modo migliore possibile potrà avere una reale ricaduta positiva per le attività del paese».

La vicenda si trascina ormai da febbraio 2017, quando all’ex gestore venne ritirata l’autorizzazione per l’uso dell’area per abusi edilizi non sanati e presenti da diversi anni. Nel camping erano infatti presenti 240 casette, per lo più roulotte su cui erano state costruite verande in legno, giudicate come strutture fisse non autorizzate: per questo motivo sono state tutte demolite. Per la vicenda c’è anche un processo in corso, che vede imputati l’ex gestore, il figlio e nove campeggiatori.