Cervia, installate le telecamere in Duomo

Attive da ieri, sono state acquistate grazie alla raccolta fondi tra fedeli e residenti dopo il furto della corona alla Madonna

La Madonna nel Duomo di Cervia senza la sua corona

La Madonna nel Duomo di Cervia senza la sua corona

Cervia (Ravenna), 17 maggio 2018 - Si sono conclusi ieri pomeriggio i lavori per installare le telecamere di videosorveglianza nel Duomo di Cervia. Un giorno e mezzo di lavoro per mettere in sicurezza la chiesa, nonostante la mole imponente soprattutto per l’altezza. «La decisione di installare le telecamere si è resa indispensabile – ha commentato don Pierre Laurent Cabantous – soprattutto a seguito del furto della corona della Madonna del Fuoco», avvenuto lo scorso 26 febbraio. In quell’occasione, in pieno giorno tra le 10 e le 11.30, alcuni individui hanno rubato l’oggetto sacro approfittando sia dell’assenza di funzioni religiose, sia di un clima rigido che preannunciava nevicate. Un fatto che aveva colpito molto la città, non tanto per il valore in sé della corona (nonostante si trattasse di un pezzo del 1800) quanto per il valore devozionale.

Nell’immediato era stata sporta denuncia e don Pierre aveva anticipato l’intenzione di mettere in sicurezza la chiesa, per tenere lontani i malintenzionati o, quantomeno, per renderne più facile il riconoscimento alle forze dell’ordine. Questi tre mesi sono stati necessari per poter iniziare a raccogliere il denaro. «In questo periodo abbiamo avuto diversi eventi importanti – ha spiegato il sacerdote –. La Pasqua, le comunioni, lo Sposalizio del mare e poi ci ha dato una mano il gruppo Facebook ‘Sei di Cervia se…’ che ha messo in vendita alcune foto scattate a Cervia e il circolo fotografico cervese. Così ci siamo potuti permettere l’installazione delle telecamere e per questo ringrazio tutti».

Da ieri, dunque, le telecamere sono completamente installate e pienamente funzionanti. «Speriamo che sia un buon deterrente per chi intende compiere atti vili come quello dello scorso febbraio – ha continuato il sacerdote –. In generale, in passato i furti hanno riguardato soprattutto le offerte, il denaro. Anni fa rubarono anche dei candelabri e suppellettili antiche. Per questi motivi installare telecamere in luoghi sacri e di culto non è più una rarità, si tratta di una difesa». Fatto sta che la comunità cervese, anche non praticante, dimostra sempre il suo attaccamento al Duomo: «Qui la maggior parte delle persone è stata battezzata, ha ricevuto i sacramenti, si è sposata e ha dato l’estremo saluto ai cari. È un punto di riferimento per tutti» ha concluso il parroco.