Chiesa di Sant’Antonio, raccolti 7.000 euro

Serviranno a restaurare la pavimentazione danneggiata dall’umidità. Il Comitato promotore vuole raggiungere i diecimila

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Superati in pochi giorni 7.500 euro dei complessivi 10.000 che il ‘Comitato Amici della Chiesa di Sant’Antonio di Padova a Cervia’ si è prefissato di raccogliere tramite la piattaforma IDEAGINGER per il restauro del pavimento della chiesa di Sant’Antonio di Padova. La raccolta fondi continuerà fino al 31 agosto e i soldi eccedenti, se ci saranno, verranno utilizzati per altri interventi di cui l’edificio di culto ha bisogno. Raccolta fondi e visita guidata curata dallo storico Renato Lombardi sono stati gli elementi chiave dell’incontro di martedì al quale erano presenti Giuseppe Currà, coordinatore del comitato ‘Amici della chiesa di Sant’Antonio di Padova a Cervia’, don Antonio Maffei, rettore della chiesa e il sindaco di Cervia Massimo Medri.

Presenti anche molti fedeli e cittadini legati alla chiesa, che rappresenta un punto di unione religiosa e storica per residenti e turisti. Purtroppo, essendo a ridosso del canale, sta risentendo della forte umidità e, con gli anni, l’acqua del sottosuolo e la salsedine hanno corroso e compromesso le piastrelle del pavimento. La raccolta fondi servirà dunque per il restauro del pavimento e per gli interventi idonei ad allontanare le acque reflue dalle fondamenta della chiesa. Come ha raccontato Giuseppe Currà "In 11 giorni abbiamo raccolto oltre il 70 per cento del nostro obiettivo ma abbiamo bisogno di altre risorse. Il comitato si è avvalso di una raccolta fondi di questo tipo non solo per dare la possibilità di donare qualcosa, anche di poca entità per la propria città, ma soprattutto per far conoscere un luogo storico e un bene comune. In questo momento la valorizzazione della chiesa diventa ancora più importante perché si affianca a quella in via di ultimazione del Magazzino Darsena. Un comparto importantissimo per la città". La chiesa di Sant’Antonio di Padova non costituisce solo un luogo di culto legato alla storia della comunità religiosa cervese, è anche un edificio legato alla storia e all’evoluzione della città. La sua costruzione risale al periodo compreso tra il 1703 e il 1741, anno della sua definitiva consacrazione. La chiesa, è legata alle vicende relative alla costruzione di ‘Cervia Nuova’ e alla nascita di una città che si insedia a ridosso della fascia costiera. Nell’arco di oltre tre secoli di storia, è stata in origine particolarmente legata alle famiglie dei salinari e dei pescatori. In stile tardo barocco, conserva pregevoli opere e testimonianze del passato.

Proprio per queste ragioni, l’amministrazione comunale ha riconosciuto il patrocinio al progetto di riqualificazione e, come ha spiegato il sindaco di Cervia Massimo Medri "l’amministrazione farà la sua parte. Anche io personalmente ci tengo in modo particolare perché tra le azioni che cerchiamo di mettere in campo ci sono quelle di dare valore al nostro patrimonio culturale. Questa, insieme ad altre chiese, come la Madonna del Pino che stiamo mettendo in sicurezza, al Suffragio che è in via di restauro e alla Pieve di Pisignano che quest’anno compie 500 anni, rappresenta un patrimonio storico e culturale oltreché spirituale. Per questo daremo avvio a un percorso monumentale religioso".

Ilaria Bedeschi