Cmc, si allungano i tempi dell’accordo con Renova

L’acquisizione entro la primavera. Intanto la cooperativa deve incassare più di 12 milioni di euro del Decreto Aiuti, bloccati dalla burocrazia

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L’operazione promossa da Renova Red, con "l’auspicabile intervento pubblico, tramite Invitalia", dovrebbe trovare realizzazione entro la prossima Pasqua e attraverso l’acquisizione di un ramo d’azienda Cmc, contribuirebbe alla messa in sicurezza e in continuità la stessa della cooperativa.

E’ quanto trapela dagli uffici di via Trieste. La necessità di fare in fretta a trovare uno sbocco alla cooperativa ravennate delle costruzioni, da alcuni anni in procedura di concordato in continuità, oltre alla complessità di queste operazioni, si scontra anche con il muro della burocrazia che fa slittare i tempi.

Tra l’altro il tavolo nazionale di crisi della Cmc istituito presso il Mise, ora ministero delle Imprese e del Made in Italy, non viene più convocato da settembre, quando Invitalia diede la disponibilità ad analizzare la possibilità di sostenere il progetto di rilancio dell’azienda di via Trieste tramite l’intervento di Renova. Quest’ultima ha sede legale a Roma e operativa a Cesena e ha nei propri ranghi direttivi anche Manager provenienti da Trevi e la stessa Cmc.

Nelle ultime settimane sembra che ci sia stata una accelerazione che fa ben sperare, anche se il vertice Cmc deve fare i conti anche con le lentezze burocratiche e con le fake news diffuse ad arte da chi forse vorrebbe un esito diverso rispetto a quello del salvataggio.

L’altro giorno l’azienda è dovuta intervenire in Sicilia per rassicurare che la proroga della cassa integrazione, richiesta da tempo, è in arrivo "perché abbiamo tutti i requisiti in regola". I vertici non nascondono le difficoltà del momento. In parte dovuti alla lentezza della macchina pubblica. La cooperativa deve incassare più di 12 milioni di euro sulla base del Decreto Aiuti per i maggiori costi sostenuti quest’anno per l’aumento delle materie prime: "Con questi incassi sarebbe tutto diverso".

"Noi ci stiamo muovendo a tutto tondo per garantire la continuità societaria e arrivare al closing nella prossima Pasqua o a maggio con la capacità di gestire al meglio la continuità" spiegano da via Trieste. Da registrare, nell’ultimo periodo, un paio di nuovi interessamenti per rilanciare Cmc. Si tratta di fondi investimenti e consorzi d’imprese ai quali interessa la capacità operativa all’estero.

La luce in fondo al tunnel si cominciò a vedere nel mese di ottobre.

L’agenzia nazionale Invitalia inviò una lettera a Cmc dichiarando la propria disponibilità a procedere nelle trattative: "Per Cmc significherebbe innanzitutto la continuità aziendale e la salvaguardia del livello occupazionale".

lo.tazz.