Colpo di scena all’ateneo Dopo il test esclusa da Medicina Ma il Tar riammette la studentessa

La giovane si era rivolta al tribunale dopo essere rimasta fuori dal test d’ingresso. Per i giudici una domanda "non recava nessuna risposta esatta e la giovane era stata penalizzata in maniera determinante".

Colpo di scena all’ateneo  Dopo il test esclusa da Medicina  Ma il Tar riammette la studentessa

Colpo di scena all’ateneo Dopo il test esclusa da Medicina Ma il Tar riammette la studentessa

Può accadere che, come recita il noto proverbio, per un punto Martin perse le cappa. In questo caso però il Tar gliela ha restituita. Per la precisione i punti del test di ingresso restituiti, sono stati 1,90. Ciò significa che chi di competenza, dovrà ora procedere "alla riformulazione della graduatoria e all’eventuale immatricolazione" della giovane studentessa al corso di laurea agognato, la facoltà bolognese di medicina e chirurgia - sede di Ravenna. L’esito finale dipende da vari fattori, a partire dai punteggi in coda alla classifica e da eventuali defezioni. Sulla conclusione di questa vicenda, aleggia però una variabile principale: il tempo. Sì, perché sono trascorsi due anni dal ricorso della studentessa contro la classifica da lei ritenuta ingiusta: nel frattempo, comunque sia, la giovane potrebbe avere deciso di fare altro.

Torniamo indietro fino al 2021, anno nel quale la ragazza partecipa alle prove selettive di accesso al corso di laurea magistrale per il successivo anno accademico, 20212022. Il 28 settembre di quell’anno, viene pubblicata la classifica: e la studentessa scopre di essere finita oltre l’ultimo posto utile. Attraverso gli avvocati Santi Delia di Messina e Michele Bonetti di Roma, decide allora di fare valere le proprie ragioni davanti ai giudici amministrativi del Lazio. E, attraverso una nota depositata a dicembre 2021, fa sapere di essere stata collocata alla posizione 15.885 tra tutti i candidati in ragione di un punteggio di 35,10: cioè 1,90 punti sotto al primo degli ammessi che si trova alla posizione 14.752.

In particolare secondo la giovane, alcuni quesiti non presentavano nessuna risposta esatta tra le varie opzioni a disposizione: il Mur – ministero dell’Università e della Ricerca – avrebbe cioè dovuto annullare e rettificare il suo punteggio. Un "motivo fondato", secondo il collegio presieduto dal giudice Alfonso Graziano. Del resto già il Consiglio di Stato sempre per quell’anno accademico, il 20212022, aveva rilevato la "necessità di accertare la corretta formulazione di una serie di quesisti" sfornati dal Cineca, il consorzio interuniversitario italiano. E l’apposita commissione incardinata all’Istituto superiore di sanità, aveva in effetti acceso un faro su alcune domande. Vedi due – la 10 e la 21 - indicate dalla studentessa: a entrambe, aveva dato risposta a suo avviso ritenuta errata; ma con una rettifica avrebbe sommato 1,90 punti a domanda per un totale di 3,80. E così, con un bel 38,90, sarebbe riuscita a entrare alla sede cui aspirava, quella di Ravenna, per la quale l’ultimo degli immatricolati aveva racimolato 37,50 punti.

Secondo i giudici in realtà al quesito 10 le erano già stati assegnati i punti da risposta corretta. E così le vanno ora riconosciuto ulteriori 1,90 punti per un risultato finale di 37 netti: sì, perché la domanda 21 in effetti, "nella sostanza, non recava nessuna risposta esatta" e così aveva finito per "penalizzare in maniera determinante la studentessa precludendole l’utile collocamento in graduatoria". Ora la giovane dovrà essere immatricolata in uno degli atenei per il quale aveva espresso preferenza.

Andrea Colombari