Da disabile ad avvocato, poteva essere tutto diverso

Un avvocato racconta come, grazie all'inclusione nelle scuole normali nonostante la sua disabilità visiva, abbia potuto realizzare il suo sogno e ora aiuta gli altri in difficoltà.

Negli anni 70 la maestra delle elementari non avendo strumenti idonei chiese alla mia famiglia di mandarmi a Reggio Emilia nell’istituto per ciechi dove ho fatto la quarta e quinta elementare. Poi, visto che sembravo intelligente con un visus minimo, fui inserito nella scuola normale alle medie di Bagnacavallo poi il liceo scientifico di Lugo perchè non potevo fare ragioneria per via della stenografia. Dalle medie fino alla laurea ho avuto una lettrice pagata dalla Regione che mi ha registrato tutti i libri di testo sviluppando in questa maniera una memoria non comune fino ad arrivare alla professione di avvocato che svolgo da trent’anni. Sono sicuro che se fossi stato lasciato in una scuola speciale per soli disabili, non vedenti o altre patologie la storia sarebbe stata diversa, magari sarei diventato un ottimo centralinista o altro, ma il poter essere inserito con i normodotati mi ha aiutato ad essere come loro ed anzi gareggiare e primegggiare a volte con gli altri che ancora oggi ringrazio per tutto quello che hanno fatto per non farmi sentire diverso dagli altri.

Poi nella vita capitano certe cose ed attualmente mi sono proprio specializzato nelle amministrazioni di sostegno per poter aiutare le persone in difficoltà così come hanno fatto con il sottoscritto quando ne avevo bisogno.

Avvocato Franco Randi