Pinarella, la denuncia del residente: "Escono dalla discoteca e vanno nella mia piscina"

Luca Camillini ha denunciato tre volte e domenica ha colto un 18enne sul fatto: "È una routine: i ragazzini passano di qui e si sfidano a entrare e tuffarsi"

Un ragazzino scavalca il cancello della casa, mentre i coetanei fuori lo guardano

Un ragazzino scavalca il cancello della casa, mentre i coetanei fuori lo guardano

Pinarella (Ravenna), 9 agosto 2022 - Tutto è iniziato con una bicicletta, trovata in piscina una domenica mattina. Luca Camillini, il padrone di casa, ha pensato a una bravata: ha denunciato l’accaduto pensando che fosse finita lì. E invece, da quella bici in poi, altri segni inequivocabili della ’seconda vita’ notturna della sua piscina si sono palesati. E così ha scoperto che la sua casa a, una delle poche con piscina sul lungo percorso tra un noto locale di Pinarella e la stazione di Cervia, è una tappa gettonata dai giovanissimi sulla via del ritorno dopo la notte a ballare.

"La bici è stato il primo segnale, l’ho trovata in piscina circa un mese fa – racconta –. Era distrutta, con le ruote piegate, probabilmente rubata. Ho fatto denuncia. Ho capito che qualcuno era entrato e si era tuffato in piscina, ma all’inizio pensavo a un episodio. Ho saputo dopo dai vicini che quella mattina fuori da casa mia c’erano una trentina di ragazzini che filmavano gli amici mentre si tuffavano in acqua con la bici, come si vede nei video di certi personaggi su internet. E tutto questo tra l’altro alle 6.15 del mattino, non in piena notte. Sulle prime, però, non avevo capito".

E così la settimana dopo, sempre la domenica, Luca Camillini al risveglio trova un’altra sorpresa: "Un anello e un calzino dentro alla piscina, e lì ho capito che non era un episodio ma una cosa di routine. La domenica successiva mi sono svegliato alle 4 per controllare e ho assistito a tre diverse intrusioni di gruppi di ragazzi nel mio cortile. Funziona così: il gruppetto di giovanissimi arriva, qualcuno entra, fa un tuffo e se ne va. Dopo 10 minuti passa qualcun altro, altri ragazzi entrano, qualcuno fa solo un giro in giardino. Fanno le scommesse per piccole somme, del tipo: ’Ti do 5 euro se entri nel cortile’. Per entrare in piscina si spogliano in strada, lasciano i vestiti e i cellulari su un muretto e poi scavalcano la recinzione. E non ha idea di quanti lo facciano, è diventata la normalità. Un altro è andato sull’altalena di mia figlia. Lo abbiamo filmato, ci ha mostrato il dito medio".

Negli ultimi weekend Camillini ha cacciato diversi intrusi. Due giorni fa ha denunciato per violazione di domicilio un 18enne del Bresciano dopo averlo visto intrufolarsi in casa e tuffarsi in piscina. "Erano più o meno le 5.30 e c’era un gruppo di ragazzini fuori da casa mia, mentre lui era entrato – racconta Camillini –. L’ho ripreso col cellulare, gli ho chiesto cosa stesse facendo ma si è allontanato. Ho visto però che c’era un cellulare sul muretto, così gli ho chiesto se fosse suo: all’inizio ha negato, poi ha detto che forse lo era e mi ha mostrato il documento nella custodia. Così ho scoperto le sue generalità". Anche la settimana scorsa Camillini ha depositato una denuncia per violazione di domicilio, a cui si somma la prima relativa agli episodi della bici e dei calzini.