Cronaca’E scartòz’, l’involucro della povertà

’E scartòz’, l’involucro della povertà

Un tempo il latte si acquistava solo in bottiglia. Chi l’avrebbe mai detto che oggi si può acquistare, come ho sentito dire, un ‘scartòz d’ lat’, un cartoccio di latte? E similmente ‘e’ scartòz’ è stato sostituito da involucri in plastica per contenere e proteggere vari altri alimenti. È il risultato di una modernità che ha spazzato via ‘e’ scartoz’, segno di un vivere gramo ed oculato. "L’è andê a scartòz", è andato a cartocci, si diceva della persona benestante che faceva acquisti all’ingrosso e poi, caduta in povertà, comprava il cibo al cartoccio, volta per volta. È sparito anche "E’ scartòz di sént", il cartoccio dei santi, cioè santini avvolti in un involucro di carta che teneva in tasca il devoto di tanti santi.