E un giorno Bach cambiò la vita a Pier Paolo Pasolini

Ravenna Festival, stasera al teatro Rasi lo spettacolo che vede protagonisti il violino di Giuseppe Gibboni e la voce recitante di Ermanna Montanari

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I ‘Soli senza basso’, cioè privi di accompagnamento, sono l’altra faccia di Bach: non il severo organista, ma il raffinato maestro dell’arco, capace di racchiudere in una voce unica, quella del violino, pensiero astratto e materialità, melodia e polifonia. La carne e il cielo, per dirla con Pasolini. A Bach e Pasolini è dedicato ‘Il Johann Sebastian Bach di Pasolini’, l’inedito spettacolo che Ravenna Festival ha costruito sul doppio binario di musica e parole, in scena stasera alle 21 al teatro Rasi di Ravenna. Da un lato il violino di Giuseppe Gibboni, vincitore dell’ultimo ‘Premio Paganini’: dal suo archetto prenderanno vita la ‘Sonata n. 1’, la ‘Ciaccona’ dalla ‘Partita n. 2’ e ‘Preludio, Loure e Gavotte en rondeau’ dalla ‘Partita n. 39 per violino solo di Johann Sebastian Bach, ovvero la musica che si conficcò nell’immaginario di un giovanissimo Pier Paolo Pasolini grazie alla sua amica slovena Pina Kalč, conosciuta a Casarsa nel 1943.

Accanto ai “Soli” di Bach la drammaturgia che Marco Martinelli ha costruito per questo spettacolo, basandosi su scritti pasoliniani affidati alla voce recitante di Ermanna Montanari. Un contrappunto per riportare Bach e Pasolini a dialogare insieme, come fecero per la prima volta a Casarsa.

Biglietti: posto unico numerato 20 euro (18 ridotto). L’appuntamento è in diretta streaming su ravennafestival.live.

Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna per quest’evento sono previsti, secondo disponibilità, biglietti last minute (10 euro, 5 euro per gli under 30), acquistabili al Rasi da un’ora prima dell’evento. Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org