Enormi frane a Casola "Come un terremoto" Oltre 150 evacuati

Il sindaco Giorgio Sagrini: "Per il territorio gli effetti sono quelli di un sisma". Oltre alla palestra è in corso di allestimento un secondo centro accoglienza.

Enormi frane a Casola  "Come un terremoto"  Oltre 150 evacuati

Enormi frane a Casola "Come un terremoto" Oltre 150 evacuati

"Fortunatamente non ci sono vittime, ma per il territorio questo è come un terremoto", commentava sconsolato ieri mattina Giorgio Sagrini, sindaco di Casola Valsenio.

E l’atmosfera per le strade del paese era proprio quella di un evento tragico, che ti lascia in vita ma ti cambia il mondo attorno.

La gente era riunita in crocchi con le facce attonite per scambiarsi notizie, quelle poche possibili perché il paese era ancora isolato, sia materialmente che per quanto riguarda le comunicazioni.

Interrotta internet e muti tutti i telefoni mobili e fissi, strade chiuse verso valle e verso monte, strade chiuse verso le valli del sintria e del santerno.

Tutt’attorno e sopra un continuo andirivieni di mezzi di soccorso e di due elicotteri che provvedevano all’evacuazione delle persone delle case in pericolo, a riunire famiglie separate da alcuni giorni e a rifornire di viveri e di mangime per gli animali le aziende isolate.

Ieri sono continuate per tutto il giorno le evacuazioni per il rischio di frane e smottamenti, sia in paese, nella fascia che sovrasta il fiume, sia nella parte opposta verso il Poggio, da dove è partita una frana che ha sbriciolato una mezza casa, fortunatamente non abitata.

Più a rischio la situazione in campagna dove non si contano più le frane e dove il rischio è tutt’ora elevato per le fenditure

rilevate dagli elicotteri. Spaccature che a un acerta profondità nascondono uno strato di galestro impemeabile che con l’acqua diventa come sapone, provocando lo scivolamento di enormi masse di terreno.

"Ad ora – spiegava ieri mattina Flavio Sartoni, assessore all’Ambiente – gli evacuati sono oltre 150 e sono in continuo aumento. Molti hanno trovato alloggio presso amici, parenti, agriturismi e una cinquantina sono ospitati nel centro di accoglienza all’interno della palestra comunale, mentre un altro è in corso di allestimento".

"Al loro sostentamento provvede la Pro loco – ha proseguito – presso il suo stand dove vengono rifocillati anche tutti gli operatori di soccorso presenti. Si tratta di una quindicina di persone della protezione civile del veneto, una decina di persone del gruppo operativo speciale della lombardia con quattro mezzi di movimento terra, il personale di 3 elicotteri di polizia, soccorso alpino e 118. Il soccorso alpino speleologico di montefalco, i componenti dell’unità di crisi locale di reggio emilia, i carabinieri e i soci della locale Misericordia, i vigili del fuoco del distaccamento volontari di Casola". Nella loro sede ieri è stato spostato il centro operativo comunale, perché si tratta di una struttura maggiormente attrezzata per i collegamenti telefonici.

"Qui i cittadini – ha concluso Sartoni – possono chiedere aiuto e informazioni, allo stesso modo preso il municipio aperto giorno e notte".

Dopo una mattinata di sole il cielo si è di nuovo rannuvolato risollevando apprensione tra la popolazione per quanto può ancora succedere di imprevedibile per localizzazione e imponenza. Ne è un esempio l’enorme frana che si è staccata dal monte di Valbianchino, qualche chilometro a monte del paese raggiungendo una casa disabitata e sbarrando la provinciale 306 di fondondovalle con una massa di terra alta una quindicina di metri.

Beppe Sangiorgi