
Oltre 70 centimetri al di sopra della soglia di allerta. Apertura dei centri operativi comunali. Treni: corse sospese tra Faenza e Marradi
Prima l’ondata di maltempo sull’Appennino e nell’alto Mugello, a cui è seguito il rapido innalzamento dei livelli idrometrici del Lamone. È stata una giornata di allerta e per alcuni di apprensione quella di ieri nel territorio faentino. Oltre 60 infatti sono stati i millimetri di pioggia che in meno di un’ora si sono abbattuti nel territorio marradese, e già nella tarda mattinata il fiume Lamone ha raggiunto i 2 metri e 70 centimetri, polverizzando il record di 2,56 metri che si erano registrati con la bomba d’acqua del 2014. Oltre 70 sono stati i centimetri al di sopra della soglia di allerta rossa che hanno fatto scattare le misure degli Enti Locali. Una situazione in rapida evoluzione che ha comportato infatti l’apertura dei centri operativi comunali in stretto contatto con la Prefettura di Ravenna e le altre autorità competenti.
Vento forte anche nel territorio della Bassa Romagna per la seconda parte della giornata di ieri. I fenomeni sono in attenuazione, mentre resta sotto controllo il livello idrometrico dei fiumi (è stata emanata un’allerta gialla per criticità idrogeologica per il passaggio delle piene, che non destano comunque preoccupazioni). Anche le corse dei treni tra Faenza e Marradi lungo la linea faentina sono state sospese sin dalle 9,30 di mattina in seguito alla segnalazione di alert del sistema di monitoraggio dei movimenti franosi, con relativa attivazione dei bus sostitutivi. Se intorno a mezzogiorno nel marradese il livello del fiume è progressivamente diminuito, così come le precipitazioni, l’evento di piena è stato poi atteso a valle, dove contemporaneamente l’allerta per vento di burrasca è stata confermata anche per la giornata di oggi. I vigili del Fuoco sono stati impegnati a Casola Valsenio dove nella mattinata è caduto un albero in località Peschiera, invadendo la Provinciale 306 senza tuttavia procurare danni rilevanti. Un altro albero è caduto nella valle della Sintria in corrispondenza dell’incrocio tra la strada di fondo valle e via Sant’Andrea mentre la pioggia consistente e duratura ha portato il livello idrometrico del fiume Senio oltre soglia di allerta gialla. A Brisighella il transito della piena del Lamone già nelle prime ore del pomeriggio ha procurato danni prima a Fognano, poi nella zona delle terme e del centro sportivo dove in più punti il corso d’acqua è tracimato, prevalentemente nelle zone agricole, spingendosi fino a Sarna. Diversi ettari di campi sono stati inondati, e anche alcune abitazioni sparse sono state interessate dalla fiumana. A Faenza in attesa del transito della piena verso il mare è stato aperto il Centro Operativo Comunale, e si è proceduto al monitoraggio attivo dei ponti e delle zone a rischio tramite il personale della Protezione Civile dell’Unione della Romagna Faentina. Non è stata però necessaria la chiusura di nessun tratto stradale all’interno del comprensorio comunale, né sono state attivate le idrovore nei punti critici anche in virtù dell’allerta moderata. "Anche quella di oggi è stata una giornata intensa di monitoraggio del fiume Lamone. Dopo il superamento di soglia 3 a Marradi – ha evidenziato il sindaco di Faenza Massimo Isola –, il fiume ha causato alcune criticità in collina prima di arrivare a Faenza. Durante la giornata, tutti i corsi d’acqua dell’Unione della Romagna faentina sono stati controllati costantemente, sia tramite i livelli idrometrici che con presidi sul posto. Nonostante le naturali apprensioni, la piena ha attraversato la città di Faenza nel pomeriggio, dopo le ore 16, senza generare particolari situazioni di emergenza". Damiano Ventura