Estrazioni di gas, via libera dal governo

Soddisfazione dal mondo industriale ravennate dopo il segnale lanciato dalla neo premier Giorgia Meloni

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Iniziare a produrre 6 miliardi di metri cubi di gas naturale aggiuntivi già a gennaio. Forse servirà qualche settimana in più, ma il segnale lanciato dalla neo premier Giorgia Meloni è stato accolto con soddisfazione dal mondo industriale ravennate. Nel 2021 l’Italia ha prodotto 3 miliardi di cubi di gas, arrivare a 6, significherebbe raddoppiare. E in questa strategia Ravenna avrebbe un ruolo preciso, insieme alla Sicilia. La presa di posizione della premier è legata al decreto che l’ex ministro Cingolani, oggi ‘consulente’ a titolo gratuito del nuovo Governo per affrontare la crisi energetica, ha pronto da tempo. Pensava di farlo approvare nelle settimane precedenti le elezioni, ma venne stoppato. La strategia è quella di procedere nelle estrazioni con deroghe mirate al Pitesai, il Piano per la transizione energetica delle aree idonee (idea del governo M5S-Lega), "nelle aree limitrofe a impianti già esistenti, in Sicilia e sull’Adriatico, nel Ravennate". Qui, Meloni e Cingolani avrebbero terreno fertile, perché istituzioni, sindacati e associazioni imprenditoriali la pensano allo stesso modo: avanti con la produzione nazionale di gas in Adriatico. "Anche oggi (ieri, ndr) la premier in Senato ha detto che oltre agli interventi emergenziali per fronteggiare la crisi energetica, occorrono risposte strutturali in modo da smettere di essere dipendenti da altri per l’energia. Quindi rigassificatori, estrazioni, autorizzazioni veloci e bisogna anche investire nella componentistica per evitare di dipendere dalla Cina" sottolinea la senatrice Marta Farolfi.

"L’apertura del nuovo Governo alla ripresa delle estrazioni di gas anche nel ravennate, tramite deroghe mirate al Pitesai, è benvenuta e attesa in uno scenario di forte inasprimento dei costi energetici" commentava ieri Confindustria Romagna. "Ora questo proposito va concretizzato quanto prima: il tempo delle parole è finito, bisogna passare ai fatti con urgenza. Ribadiamo che è indispensabile mettere in campo tutte le soluzioni per contrastare la crisi energetica: dal potenziamento dei giacimenti di metano all’accelerazione degli iter per i progetti sulle fonti rinnovabili, fino a rigassificatori e stoccaggio". "Prendiamo atto con soddisfazione delle parole della premier Giorgia Meloni – dice Renzo Righini, vice presidente del Roca – che ha parlato di una politica energetica che rilanci la produzione nazionale di gas e, vista la situazione di grave emergenza energetica nazionale, confidiamo di poter vedere presto azioni concrete del Governo per il rilancio delle estrazioni. Le nostre aziende hanno tutte le competenze e le professionalità per concorrere ad aumentare la produzione italiana di gas e per sviluppare le rinnovabili". Giannantonio Mingozzi (Pri) è "soddisfatto ma dubbioso". "Non dimentichiamo che l’attuale compagine politica di governo fino all’altro giorno è stata contrarissima alle estrazioni. Quindi cautela e parlino fatti".

lo. tazz.