REDAZIONE RAVENNA

Faenza coraggiosa annuncia lo scioglimento nel Partito democratico

I consiglieri Ilaria Visani e Juri Montecchian lo hanno comunicato al presidente del consiglio comunale.

Faenza coraggiosa annuncia lo scioglimento nel Partito democratico

Faenza non è più Coraggiosa: il cartello elettorale nato nel 2020 con l’obiettivo di unire la sinistra per le amministrative di quell’anno ha infatti decretato il suo scioglimento all’interno del gruppo del Partito democratico. I consiglieri comunali Ilaria Visani e Juri Montecchian hanno comunicato la decisione al presidente del consigliro comunale Niccolò Bosi alcuni giorni fa; per il loro ingresso nel Pd si attende ormai solo il sì della capogruppo dem Giulia Bassani: una pura formalità. Rispetto a quando la fondazione di Emilia Romagna Coraggiosa da parte di Elly Schlein contribuì a sovvertire le previsioni e a far vincere le regionali 2020 alla sinistra, il fiume ha portato a mare molti desideri e capogiri. Quel mondo "progressista, femminista ed ecologista" – così si definiva – un anno fa è riuscito nella complicata impresa di vincere le primarie del Pd e insediarsi nel quartier generale del partito: l’adesione di parte di Coraggiosa al Pd è parsa la naturale conclusione di quel progetto. La svolta a sinistra del Pd è arrivata nel momento storicamente di maggiore difficoltà dei progressisti, con Giorgia Meloni a palazzo Chigi e in procinto di varare quella che per i dem è una temutissima riforma costituzionale. "Tanti sono ancora i traguardi da raggiungere – spiegano Visani e Montecchian – c’è un cammino da continuare, tenendo gli occhi sulla bussola della sensibilità per i diritti, l’ambiente e l’uguaglianza. A questi temi oggi si aggiunge la sfida di una ricostruzione da interpretare con lo sguardo della progettazione che non dimentica l’ambiente. Chi ha aderito dall’inizio a Faenza Coraggiosa oggi non ha cambiato bandiera, ma continua a fronteggiare le stesse lotte: quelle contro il rischio di derive antidemocratiche, le battaglie per l’ambiente e per un mondo più giusto. Non è un liberi tutti, infatti: tante e tanti che ieri hanno aderito a Faenza Coraggiosa oggi continuano a supportare l’attività politica di chi è stato eletto in consiglio comunale". A stupire alcuni ex-colleghi di lista che hanno deciso di non aderire al Pd è il tempismo dell’operazione: a differenza di quanto accaduto undici mesi fa, quando all’indomani delle primarie Elly Schlein sembrava avere il vento in poppa, oggi il Pd pare di nuovo intento nella più classica delle sue attività, e cioè il lento logoramento del segretario di turno. "Che faranno i Coraggiosi qualora anche Schlein finisca davanti al plotone di esecuzione dei dem – commentano alcuni ex-colleghi, dai quali è attesa una reazione nelle prossime ore – e si trovi sostituita da un segretario della vecchia classe dirigente del partito?". Domande cui forse arriverà una risposta solo dopo le elezioni di giugno.

Filippo Donati