Faenza lotta per sollevarsi "Ma non accumulate materiali per strada"

L’appello del sindaco, che ieri ha ricevuto una telefonata da Mattarella. Partiti i sopralluoghi negli edifici: la metà necessita di verifiche approfondite.

Faenza lotta per sollevarsi  "Ma non accumulate  materiali per strada"

Faenza lotta per sollevarsi "Ma non accumulate materiali per strada"

Il Comune è ancora in attesa di ricevere una comunicazione dall’esercito per sapere quando i genieri arriveranno sul Lamone per ricostruire gli argini: un intervento d’emergenza per il quale dovrebbero essere utilizzati massi ciclopici, i soli in grado di dare garanzie in tempi brevi. Intanto le piogge della giornata di ieri non hanno aggravato la situazione del Lamone, le cui acque paiono lontane dal raggiungere il livello di guardia, ma la presenza di due rotte arginali di proporzioni così colossali nel bel mezzo dell’area urbana – in via Renaccio e via Fratelli Bandiera, cui se ne somma una terza a Reda – non fa dormire sonni tranquilli ai faentini, in particolare a chi vive nel Borgotto o nel quartiere di via Lapi. Nella mattinata di ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, attraverso una telefonata al sindaco Massimo Isola, ha voluto portare la sua vicinanza a Faenza in questo difficile momento che la città sta attraversando. Il Presidente, dopo aver portato la sua solidarietà anche al primo cittadino, ha voluto approfondire lo stato della situazione emergenziale. Ieri ha invece effettuato un sopralluogo a Faenza – alla biblioteca e alla scuola di musica Sarti, anch’essa danneggiata dall’alluvione – oltre che a Riolo Terme a Casola Valsenio, pure il sottosegretario alla Presidenza della Regione Davide Baruffi, accompagnato dalla consigliera Manuela Rontini.

Nel frattempo la situazione nelle parti della città che erano state assediate dai materiali alluvionati è migliorata. I camion delle aziende messe in campo dal Comune, grazie al ‘ragno’ sollevatore, sono stati attivi per tutta la giornata di ieri in via Lapi, corso Saffi, via Ponte Romano e in vari altri punti della città. Dal Comune permane la richiesta ai faentini di non accumulare materiali in strada, in quanto questo complica le operazioni di camion e idropulitrici. "La voglia di rialzarsi e rimboccarsi le maniche – ha spiegato il sindaco Isola – non deve ostacolare in alcun modo il lavoro dei mezzi incaricati di ripulire le strade. Assicuro che arriveremo da tutti, lavorando giorno e notte".

Se lungo le strade la situazione migliora a vista d’occhio, è all’interno dei palazzi che si concentrano ora le preoccupazioni della città: non appena è stato messo a disposizione un numero telefonico per richiedere un sopralluogo da parte dei tecnici di settore, la linea si è trovata subissata dalle chiamate di chi, rientrato nelle abitazioni alluvionate, ha individuato crepe, fessurazioni, cedimenti o addirittura crolli. Stando ai dati che Palazzo Manfredi ha potuto mettere assieme, in circa la metà dei palazzi in cui i tecnici hanno effettuato verifiche occorreranno indagini supplementari, volte a fare chiarezza circa l’effettiva stabilità degli edifici.

Sul fronte della viabilità le interruzioni sono ancora molte: ieri è stata chiusa via Firenze, tra la rotonda del Passatore e viale Marconi, per via del dissesto stradale causato dall’alluvione. È stato invece riaperto lo svincolo dalla circonvallazione in via Batticuculo.

Filippo Donati