
Federico Buffa porta a Riccione La Milonga del Fútbol, esplorando il Novecento argentino attraverso Cesarini, Sivori e Maradona.
Coinvolgente e come sempre entusiasmante, Federico Buffa torna a Riccione, questa volta con La Milonga del Fútbol che, in continua evoluzione, non mancherà di riservare sorprese. Nello spettacolo del regista Pierluigi Iorio, in scena sabato alle 21 al Palacongressi, il giornalista, storyteller e telecronista sportivo ripercorre il Novecento argentino attraverso tre grandi goleador: Renato Cesarini, Omar Sivori e Diego Armando Maradona. Sul palco, al suo fianco, Mascia Foschi, tanguera e milonguera, e Alessandro Nidi al pianoforte. Rieccola intanto in Riviera?
"Torno con la Milonga, viaggio nel Novecento argentino, attraverso la storia di tre calciatori che hanno tutti a che fare con la storia dell’Italia: Cesarini addirittura nato nel nostro Paese, una statua in suo onore si trova a Senigallia, Sivori, figlio di italiani di seconda generazione, cognome che è pure quello del lato materno di Papa Bergoglio, e Maradona che al 40 per cento è italiano. Oltretutto i tre calciatori sono legati l’un l’altro e sono il pretesto per parlare dell’Argentina, che è un mio folle amore, è un sentimento forte che non posso fermare".
Rispetto al debutto di un anno fa è cambiato qualcosa?
"Il finale è un po’ diverso, la terza storia, quella di Maradona è asciugata. Di lui si è scritto e parlato tanto, per cui preferiamo raccontarlo il giorno della sua nascita, per poi riprenderlo nel giorno della morte. In mezzo c’è una magnifica parte, forse la più bella dello spettacolo, il maestro Nidi suona Mahler con le immagini storiche e progressive di Diego. È uno spettacolo che evolve perché è pieno di storie, per cui anche da una sera all’altra aggiungo qualcosa".
Per esempio?
"Può capitare d’inserire partecipazioni di persone esterne. A Torino mi si è presentata una ragazza sui vent’anni che, stringendomi la mano, diceva: grazie per aver parlato di mio nonno Sivori che lei cita nello spettacolo. Io sono la figlia di Nestor (altro ex calciatore argentino), lavoro nella Juventus".
Prepara intanto un nuovo spettacolo?
"Ne sto scrivendo uno su Kobe Bryant, leggenda mondiale del basket. Si tratta di Vita e morte di un Mamba che debutterà in febbraio, farà sei date, quattro al Duse di Bologna e due al Valli di Reggio Emilia (città nella quale per anni ha giocato Joe Bryant, padre del campione, e dove Kobe ha vissuto da piccolo ndr). Resto però affezionato alla Milonga, la tournée terminerà a fine aprile spero di poter fare anche la prossima stagione".
Novità in tv?
"Per Natale andrà in onda l’intervista che ho fatto a Berrettini e a gennaio quella a Velasco".
Nives Concolino