Figlio di Salvini su moto d'acqua della polizia, ascoltati i tre indagati

Gli agenti della scorta sono stati sentiti in procura sull'episodio di Milano Marittima. L'ex ministro: "Prendetevela con me"

Il figlio di Salvini sulla moto d'acqua della polizia (Ansa)

Il figlio di Salvini sulla moto d'acqua della polizia (Ansa)

Ravenna, 19 settembre 2019 - Ieri mattina in Procura alla presenza dei loro avvocati, sono stati ascoltati i tre agenti della scorta dell'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini indagati nell'ambito dell'episodio verificatosi a Milano Marittima il 30 luglio scorso quando il figlio del leader della Lega fece un breve giro in mare su una moto d'acqua della polizia.

I tre in particolare erano stati formalmente identificati, dopo specifica richiesta al Viminale, nell'ambito delle concitate fasi che seguirono all'episodio: ovvero quando un giornalista di Repubblica stava cercando di riprendere la scena. Tutti hanno risposto, fornendo la loro versione dei fatti. Il fascicolo è stato aperto con le ipotesi di reato di peculato d'uso e di tentata violenza privata.

Sulla vicenda, la Questura ravennate ha già concluso l'accertamento interno inviando per competenza gli atti alle Questure di Roma e di Livorno alle quali appartengono rispettivamente i tre agenti della scorta e i due poliziotti incaricati della moto d'acqua.

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Salvini su Facebook: "La Procura se la prenda con me"

"Tre poliziotti indagati. Li conosco. Non mi permetto di giudicare il lavoro della magistratura. Tre poliziotti indagati per il giro in moto d'acqua di mio figlio. Manco fossero spacciatori, rapinatori o stupratori. Un po' mi vergogno. Prendetevela con me, non con altri che non c'entrano niente". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in una diretta Facebook. "Poliziotti, carabinieri, pompieri, finanzieri, vigili urbani, uomini della penitenziaria fanno un lavoro immane. Rischiano la vita per la sicurezza degli italiani e non meritano di pagare avvocati e di essere convocati in Procura come i peggiori criminali per un giro in moto d'acqua. Prendetevela con me, ho le spalle larghe. Non prendetevela con tre poliziotti. Ma che Paese e'? Un Paese ridicolo - ha aggiunto - che ha bisogno di essere sistemato. Lasciate che i poliziotti inseguano i delinquenti e non che siano inseguiti loro. Lo dirò al procuratore: convochi me. Se errore c'è stato, è mio".