Fuga mozzafiato in centro su auto rubata

I carabinieri inseguono la vettura dopo un furto in osteria a Cervia: presi tre giovani. Il quarto è scappato tuffandosi in un lago di cava

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Un inseguimento pirotecnico a velocità pazzesche iniziato dal centro di Cervia e dipanatosi su un tratto di Adriatica percorso contromano dai malviventi su un’auto rubata. Acceleratore pigiato a tavoletta fino alla manovra a tenaglia dei carabinieri che ha sbarrato il passo ai fuggiaschi. Ma nemmeno così i quattro giovani a bordo si sono persi d’animo tanto che in due hanno persino tentato di scappare a nuoto gettandosi in un lago di cava.

Il bilancio della notte tra venerdì e sabato è nettamente a favore del Radiomobile rivierasco: tre ragazzi fermati con le accuse di rapina impropria in un locale e di ricettazione dell’auto sulla quale viaggiavano, una Fiat 500 risultata rubata nel Riminese il 22 luglio scorso. Si tratta di due macedoni di 25 e 28 anni e di un 21enne di origine magrebina nato in Sicilia. Solo il quarto del gruppo è riuscito a darsi alla macchia dopo avere attraversato il lago ed essere sparito tra la fitta vegetazione sulla sponda opposta.

Il concitato inseguimento è scattato verso l’una e trenta quando le pattuglie dell’Arma hanno ricevuto la segnalazione di un furto appena commesso all’osteria cervese ’I poveri diavoli’ di via Casello del Diavolo il cui registratore di cassa con 50 euro dentro non a caso alla fine è stato recuperato dentro alla 500. Poco dopo i militari hanno intercettato l’auto rubata: ma quando si sono avvicinati a sirene ululanti, l’autista della vettura ha imboccato ad altissima velocità via Martiri Fantini superando senza ritegno qualunque veicoli gli si parasse davanti; quindi ha puntato verso viale di Vittorio continuando a pigiare sull’acceleratore.

A quel punto sono arrivate a supporto altre pattuglie dell’Arma. La 500 intanto ha continuato a sfrecciare per le vie del centro fino a raggiungere l’incrocio con l’Adriatica per puntare da qui verso Ravenna. All’altezza della variante, i fuggiaschi hanno imboccato la strada addirittura contromano con gli enormi rischi che ciò comporta. I carabinieri invece hanno preso il corretto senso di marcia appaiando e poi superando la 500. L’intendo era cioè quello di arrivare prima all’imboccatura per potere sbarrare il passo ai fuggiaschi.

In quel momento sono giunte a supporto anche alcune pattuglie della polizia: il conducente della 500, stretto a tenaglia, ha allora accostato al guard rail: i quattro giovani a bordo hanno continuato a scappare a piedi. Il primo è stato bloccato già dopo pochi metri. Il secondo ha fatto giusto in tempo a scavalcare il guard rail. Gli altri due sono riusciti a raggiungere un canneto e, da lì, a buttarsi in un lago. Uno però è andato subito in affanno tanto che un poliziotto ha deciso di tuffarsi. Alla fine, anche grazie ai carabinieri, il giovane è stato tirato fuori dall’acqua. L’ultimo fuggiasco non è stato ritrovato: per scongiurare ogni eventuale altra possibilità diversa dalla fuga, il lago è stato da ultimo setacciato dai sommozzatori dei vigili del fuoco.

Alla fine, come disposto dal pm di turno Antonio Vincenzo Bartolozzi, ai tre è stato applicato un fermo e sono stati tutti fatti accomodare in cella in attesa dell’udienza di convalida.