Gli organizzatori: "Importante che tutti rompano il silenzio"

Maschile Plurale Aps ha pensato alla manifestazione. L’ex assessora: "Le leggi. sono però ancora troppo deboli"

Migration

Il corteo ‘Uomini in scarpe rosse’ è stato organizzato da Femminile Maschile Plurale Aps, all’interno della rassegna ‘Una città per relazioni’, voluta dal Comune in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. "Da tempo mi interesso di questa problematica – afferma Enzo Morgagni che fa parte dell’assocazione–. Solo ora gli uomini hanno deciso di rompere il silenzio ed è molto importante perché questo non è un problema che riguarda le donne, in quanto frutto di una cultura patriarcale che intende spesso l’amore come possesso". Ha partecipato al corteo anche l’ex assessora comunale Giovanna Piaia, la cui memoria va indietro nel tempo.

"Forte dell’esperienza spagnola molto più avanzata della nostra dal punto di vista legislativo – racconta –, già dieci anni fa, proposi la questione di una maggiore partecipazione maschile alle associazioni femminili della città. Ma la cosa non fu ben vista, non si era ancora pronti probabilmente e si preferiva mantenere le donne al centro. Ora qualcosa è cambiato ma le leggi sono ancora troppo deboli e non difendono realmente le donne. Un esempio? L’articolo 165 del Codice Rosso consente agli uomini di avere la sospensione condizionale della pena se si sottopongono al ‘trattamento’. Ma poi mancano i controlli e non c’è da stupirsi se, proprio nei giorni scorsi, una donna è stata uccisa dall’ex fidanzato già arrestato pochi mesi fa".

Molteplici i cartelli esposti dai partecipanti al corteo: ‘La violenza non è la soluzione, è il problema’, ‘Io sono un uomo, io non la maltratto’, ‘Molestare, ricattare, spiare, questa è violenza’, ‘La violenza psicologica uccide’.

E poi ‘Uomini in scarpe rosse contro la violenza sulle donne’, ‘La violenza sulle donne è una sconfitta per tutti’, ‘Com’eri vestita? Eri ubriaca? Non sono queste le domande!’, ‘D’amore non si muore’, ‘La violenza non è forza ma debolezza’, ‘La gelosia non giustifica l’offesa’, ‘Impegnati anche tu!’.

ro.be.