Grattacoppa, si torna al lavoro. Ma a singhiozzo

Il sindaco annuncia la riapertura del cantiere per una parte delle lavorazioni. Poi bisognerà aspettare la consegna di materiale a ottobre

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Ripartono, ma a singhiozzo, i lavori al ponte di Grattacoppa. Lo annuncia il sindaco de Pascale attraverso Facebook, indicando nella prossima settimana la riapertura del cantiere "per una parte delle lavorazioni".

Per un’altra parte l’attesa si prolungherà ai primi di ottobre quando ci sarà la consegna di materiale all’impresa titolare del cantiere. Vale la pena di ricordare che il cantiere è sospeso dai primi di maggio, quasi 5 mesi fa. Visto che i tempi per la conclusione dei lavori – salvo nuove interruzioni – sono previsti dai 3 ai 5 mesi significa che si va tranquillamente al 2023 e non a fine anno come era stato ottimisticamente dichiarato. "La protesta dei cittadini è totalmente giustificata – si difende de Pascale - il ritardo è gravissimo ed è dovuto principalmente alle note difficoltà di reperimento di materie prime, oltre che all’aumento vertiginoso dei prezzi. Per ovviare a questi problemi si sono messe e si stanno mettendo in campo tutte le azioni possibili".

"Voglio ripeterlo ancora: ai cittadini, alle cittadine e alle attività economiche di Savarna, Grattacoppa e Torri di Mezzano – scrive il sindaco - vanno tutte le mie scuse per i disagi che stanno affrontando, anche se i problemi intercorsi non si stanno verificando solo nel nostro comune né sono legati alla tipologia di opera, ma sono generalizzati in tutto il settore delle costruzioni." Sotto il post del sindaco, tra soddisfatti e insoddisfatti, c’è chi scrive "Caro sindaco se il tutto fosse finito in tempo, non avreste avuto i rincari esorbitanti".

"Ci tengo a sottolineare che l’opera, a maggior ragione dopo il caro prezzi, ha un costo complessivo molto significativo ed è stata finanziata per tutelare prima di tutto la sicurezza dei cittadini di Savarna, Grattacoppa e Torri di Mezzano. Partivamo da più di 2 milioni di euro a cui si è aggiunta la richiesta al Governo di ulteriori 650 mila euro per gli extra-costi. E questo solo ad oggi, mentre altre questioni dovranno ancora essere rivalutate alla luce degli andamenti dei prezzi" precisa de Pascale. Che poi conclude: "Ciò naturalmente non giustifica il ritardo, ma ci dice che in ogni caso le opere di sicurezza sui ponti vanno comunque portate avanti con senso di responsabilità da chi ha funzioni di governo, anche sapendo che possono intercorrere delle problematiche e si può essere oggetto di legittime critiche come in questo caso".

lo. tazz.