Grosso ramo cade su viale degli Insorti

Il crollo, per cause naturali, è avvenuto verso le 16.30 di domenica quando fortunatamente non stava passando nessuno

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Se la scorsa settimana il giovane pino di via degli Insorti è stato divelto a seguito dello schianto di un furgone contro il tronco, per il grosso ramo staccatosi l’altro pomeriggio da un’altezza di circa otto metri, da uno dei pini ultracinquantenari a metà dello stesso viale e finito in gran parte sul marciapiedi-pista ciclabile, la causa non è indotta da terzi, ma ‘naturale’.

Il ramo si è infatti spezzato lungo una linea diagonale di una quarantina di centimetri, segno evidente del lento cedimento della struttura lignea secondo linee di frattura ‘guidate’ dal peso della chioma. Come dire che, per motivi che solo verifiche tecniche all’albero potranno evidenziare, già da tempo verosimilmente era ammalato e giorno dopo giorno veniva privato della linfa vitale.

La caduta del ramo, lungo, chioma compresa, sui quattro metri, è avvenuta verso le 16.30 di domenica, in un momento estremamente caldo e assolato e ciò ha impedito che venissero coinvolti pedoni o ciclisti sempre molto numerosi lungo il maestoso viale degli Insorti.

La chioma del ramo è finita in parte anche nel giardino antistante la proprietà del civico 58. Ed è stato il proprietario della villetta a telefonare ai vigili del fuoco che sono intervenuti prontamente con la sega a scoppio per il taglio.

Inevitabilmente l’evento di domenica pomeriggio alza il livello d’allarme per il patrimonio arboreo comunale anche in considerazione del fatto che sono sempre più numerosi, in giro per il mondo, gli studi che concludono sull’incidenza della siccità estiva prolungata sull’indebolimento e la possibile morte degli alberi abituati a ben diversi andamenti climatici.

I pini di via degli Insorti sono una sessantina e furono piantati nella primavera del 1972 al termine dei lavori per la tombinatura del canale che scorreva a fianco della strada a partire dalle Bocche dei Canali.

Per permettere loro un ampio sviluppo delle radici, vennero piantati nell’area che fino ad allora era occupata dal marciapiede in terra battuta che fiancheggiava il canale.

Nel corso degli anni dieci pini sono stati tagliati a un metro da terra (da allora restano i monconi), in parte perché malsicuri, in parte per rendere più agevole l’accesso ai garage privati adiacenti alla allora sede della polizia stradale. Il pino sradicato dal furgone la scorsa settimana era stato invece piantato una ventina di anni fa in sostituzione di uno abbattuto. In mezzo secolo buona parte dei pini (che oggi hanno raggiunto un’altezza che supera ampiamente i dieci metri), come loro caratteristica, è cresciuta in modo ‘spiombato’ (sia verso la strada sia verso le case) tanto che all’incrocio con via Veneto impediscono un’agevole vista su via Insorti.

Anche per questo la loro potatura è sempre finalizzata al riequilibrio delle imponenti chiome.

Carlo Raggi