Paolo De Lorenzi (foto), titolare dei Conad Galilei e la Fontana, come sono cambiate le abitudini dei consumatori con i rincari?
"Sicuramente acquistano meno prodotti. Prendono il giusto, quello che serve, senza sprechi".
Quali sono le tipologie di prodotti per le quali il prezzo è aumentato di più, secondo la sua percezione?
"I prodotti da forno, che hanno subìto i rincari delle farine e degli incarti. Penso al pane, ai biscotti ma anche alla pasta. Anche i vini sono aumentati per la crescita dei costi del vetro e degli imballi di cartone. I rincari sui prezzi dei carburanti poi incidono su tutto, e ora sembrano essersi fermate, anche se si sono stabilizzati su prezzi alti".
Anche carne e affettati sono saliti molto nell’ultimo anno
"Sì, soprattutto sugli stagionati tuttora il prezzo sta salendo. Per la carne il prezzo si è più stabilizzato, mentre l’aumento forte è avvenuto verso la fine dell’anno. Ora vediamo una crescita del prezzo del suino e una frenata del pollo... L’andamento del mercato è altalenante".
Sono cresciuti anche i dolci e i prodotti tipici di Pasqua?
"Sì, colombe e uova di cioccolato sono aumentate, così come i panettoni a Natale. Anzi, in questo caso gli aumenti sono più visibili dai consumatori: mentre gli altri prodotti sono cresciuti gradualmente nel corso dei mesi, questi hanno ovviamente visto aumenti da un anno all’altro del 25-30%".
I clienti anche quest’anno li hanno acquistati, nonostante gli aumenti?
"Sì, la vendita di prodotti pasquali è comunque significativa. Abbiamo visto solo una leggera flessione su alcuni articoli: alcuni marchi con prezzi più abbordabili sono diventati prevalenti rispetto ad altri più blasonati ma con prezzi più sostenuti. Va detto che i prodotti di grande qualità, però, continuano ad andare molto bene".
In base a ciò che osserva, cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi?
"La percezione è che l’inflazione stia rallentando e tenda a scendere, e questo si vede già per alcuni prezzi. Le previsioni dei prossimi mesi dicono che ci si fermerà sul 6-7% di inflazione e lo ritengo realistico, considerando che anche energia elettrica e gas, che sono materie prime importanti, stanno rallentando".