
La stazione ferroviaria di Ravenna
Ravenna, 15 febbraio 2025 – Ovunque, è ben risaputo, le zone adiacenti le stazioni ferroviarie, vivono una vita quasi propria e alquanto movimentata. Anche Ravenna non fa sicuramente eccezione e il Comitato Nuova Isola San Giovanni vuol metterlo in chiara evidenza in un suo comunicato: "Continuiamo a sentirci presi in giro e non rispettati. Se la zona in oggetto non è caratterizzata da fenomeni di criminalità, di degrado e di spaccio, che in altre città ha visto l’istituzione di zona rossa, che tipo di zona sarebbe? Abbiamo chiesto più e più volte che ci fossero pattuglie a piedi ma senza ottenere nulla: gli unici che ogni tanto vediamo a piedi sono i vigili della Polizia locale. Tutti gli altri in auto, anche più volte al giorno, è vero, ma così è una cosa del tutto inutile".
Naturalmente i recenti fatti, ma probabilmente anche il trascorso storico della zona tra i giardini Speyer, piazza e viale Farini e i portici di via Carducci ha suscitato più di una dichiarazione da parte del mondo politico cittadino. Nicola Grandi, capogruppo di Viva Ravenna ha commentato: "L’area dei giardini Speyer non ha bisogno di essere raccontata ai ravennati. Ai nostri concittadini è ben noto come l’area rappresenti il biglietto da visita della città, quanto meno per chi arriva in treno ed è costretto ad attraversarla. Purtroppo i dati sono inesorabili: a gennaio 127 persone identificate con 61 fra multe o denunce. Soltanto nella giornata del 10 febbraio 21 persone controllate e 10 sanzioni comminate, poi la notizia di una persona armata di machete che impauriva i passanti".
Secondo Grandi servono decisioni dure e risolutive: "Le proposte che mettiamo sul piatto sono tre. La creazione di un posto di polizia in loco: si parla da anni dell’ex sede del Radio Taxi. Poi la creazione di una recinzione, soluzione non certo entusiasmante in termini estetici e logistici, ma che ha dimostrato la sua indiscutibile efficacia nell’area dei giardini pubblici. Infine la creazione di una zona rossa, così come prevista dalla direttiva del ministero dell’Interno".
Anche Democrazia Cristiana, per bocca del suo responsabile comunale, Giovanni Morgese, è sulla stessa lunghezza d’onda: "Gli ultimi fatti dimostrano chiaramente un crescente fenomeno di criminalità che non può più essere ignorato. È evidente che, nonostante la centralità della zona e la vicinanza alla stazione ferroviaria, la sicurezza dei cittadini non è tutelata come dovrebbe. La Democrazia Cristiana si schiera con i cittadini, sostenendo la richiesta di una "zona rossa" e di un rafforzamento dei controlli. È necessario che le forze dell’ordine, anche in sinergia con l’esercito se necessario, siano maggiormente presenti e visibili sul territorio".