I tempi d’attesa per le visite. Pesano fortuna e distanza. Due anni per una colonscopia e uno per la dermatologia

La nostra mattinata al cup. Spesso il sistema dà disponibilità a breve, ma spostandosi molto. C’è poi la questione del privato accreditato: mancano le date nel 2025 in attesa degli accordi annuali.

I tempi d’attesa per le visite. Pesano fortuna e distanza. Due anni per una colonscopia e uno per la dermatologia

La nostra mattinata al cup. Spesso il sistema dà disponibilità a breve, ma spostandosi molto. C’è poi la questione del privato accreditato: mancano le date nel 2025 in attesa degli accordi annuali.

Tutto nei tempi, tranne l’ecografia tra capo e collo, per la quale nella settimana tra il 19 e il 25 agosto il 12% degli appuntamenti non sono stati garantiti nei termini previsti dalla legge. Il sito ’tdaer’ della Regione, che monitora i tempi di attesa di visite ed esami, non mostra criticità per l’Ausl Romagna a Ravenna. Non lo fa quasi mai, a dire il vero, eppure i racconti degli utenti dicono il contrario. Per capire meglio cosa accade e quale sia la situazione abbiamo trascorso una mattinata in una farmacia del territorio, nel servizio cup, e abbiamo scoperto una realtà diversa rispetto a quella dei numeri ufficiali: disponibilità in territori che fanno parte della Romagna ma sono lontani o appuntamenti tra un anno che è consigliabile non prendere, in attesa che compaiano date più vicine da parte del privato accreditato.

Partiamo col dire che non tutte le prestazioni hanno tempi lunghi. Ma ce ne sono alcune dove le difficoltà sono note: le visite oculistiche, ad esempio, oppure le colonscopie, le visite dermatologiche o fisiatriche.

Negli ultimi anni l’Ausl si appoggia sempre di più al privato accreditato, che solitamente è in grado di garantire un appuntamento in tempi più brevi rispetto all’ospedale pubblico. Gli accordi con le singole strutture, però, vanno rinnovati ogni anno e così ora nel sistema del cup non sono ancora disponibili gli appuntamenti per il 2025, mentre quelli fino alla fine del 2024 sono in buona parte già pieni. Di conseguenza gli unici appuntamenti che è possibile prenotare, in attesa dei nuovi accordi col privato, sono quelli negli ospedali pubblici, dove l’attesa è lunga.

Accade ad esempio per le visite oculistiche, dove nei giorni scorsi la prima disponibilità in tutta l’Ausl Romagna era a giugno 2025 a Rimini. Per Ravenna si attende quasi un altro anno: maggio 2026 in ospedale. E pensare che per le visite ordinarie andrebbero garantiti gli appuntamenti entro 30 giorni: per questo motivo ogni tanto le case di cura private, in accordo con l’Ausl, mettono a disposizione posti in tempi brevi. Non si sa, però, quando questi appuntamenti aggiuntivi vengano resi disponibili: i farmacisti più ’navigati’ azzardano ipotesi e c’è chi consiglia agli utenti di tornare nei giorni e negli orari in cui è più probabile che questo accada. Ma non c’è certezza e comunque i posti vanno via velocemente perché la richiesta è tanta: il sistema non è comunque efficiente.

C’è poi chi nel privato proprio non ci può andare, perché ha problemi per cui è seguito nel pubblico. È il caso di una signora che arriva al cup per prenotare una visita cardiologica che in base al suo piano terapeutico, che richiede controlli periodici, dovrebbe avvenire a dicembre. Ma a dicembre in ospedale non c’è posto, così si ritrova a prenotare per aprile 2025. "È tardi, ma dovevano essere loro a darmi direttamente l’appuntamento a dicembre se c’era l’esigenza di andare allora" commenta, piccata.

Ma qual è la prestazione con le maggiori criticità? Lo si dice da anni, ed è sempre la colonscopia. Per quella ordinaria il primo appuntamento in tutta l’Ausl Romagna è il 10 marzo 2026 a Novafeltria, tra un anno e mezzo. In ospedale a Ravenna si va al 14 luglio 2026: due anni di attesa. Per gli appuntamenti prioritari, che andrebbero garantiti entro 10 giorni, si trova posto già a settembre sia a Ravenna che a Faenza e a Lugo, ma si tratta di date appena aggiunte: "Tra un’ora non ci sono più", commentano gli addetti ai lavori. Anche in questo caso vengono aggiunti appuntamenti di tanto in tanto per far fronte alla grande richiesta, e bisogna avere la fortuna di trovarsi al cup nel momento giusto.

Sulla stessa barca troviamo anche la gastroscopia: per la prioritaria non c’è problema, a settembre si trovano appuntamenti, ma per le visite ordinarie si va a marzo 2026 in ospedale a Ravenna, oppure gennaio 2026 a Faenza o novembre 2025 a Lugo. In tutto l’ambito della Romagna la prima disponibilità è a giugno del 2025 a Novafeltria. In questo caso gli appuntamenti dovrebbero essere garantiti entro 60 giorni e si tratta di un tipo di esame molto costoso in libera professione. Può essere eseguito anche alla Domus Nova, ma nei giorni scorsi non c’erano appuntamenti disponibili.

Altra nota dolente sono le visite dermatologiche. Gli appuntamenti nel privato sono terminati per il 2024 e quelli nel 2025 ancora non sono disponibili in attesa dei nuovi accordi tra le strutture e l’Ausl. La prima data è quindi in ospedale tra un anno, ad agosto 2025. Tra l’altro il controllo dei nei può essere eseguito solo nell’ospedale pubblico, e quindi l’attesa è per forza di un anno.

Passiamo alle visite allergologiche: un’utente chiede se ci siano disponibilità prima rispetto all’appuntamento già preso per aprile 2025, ma la risposta è no. Per gli inalanti infatti la prima data è a Faenza nell’aprile del 2025, a Ravenna si va a maggio 2025. Lo stesso vale per le allergie alimentari, dove la prima disponibilità è a Faenza nell’aprile 2025. Per le allergie ai farmaci invece si trovano date anche a ridosso. Le visite allergologiche, tra l’altro, possono essere eseguite solo negli ospedali pubblici.

Per quanto riguarda le ecografie, molto dipende anche dalla parte del corpo. Per quella all’addome ordinaria, che va garantita entro 60 giorni, si trova posto a novembre nelle case di cura accreditate. In ospedale a Ravenna si va a maggio 2025. Per le prioritarie, da garantire entro 10 giorni, il primo appuntamento è a inizio settembre a Mercato Saraceno: la prestazione è nei tempi, ma bisogna mettere in conto la distanza. I percorsi di garanzia nei giorni scorsi davano disponibilità a Rimini o a Misano Adriatico, mentre a Ravenna il primo appuntamento è l’8 ottobre in ospedale.

L’impressione è che poter prendere appuntamento anche in territori della Romagna al di fuori della provincia sia un mezzo aiuto per l’utente, sul quale poi ricade la ’colpa’ di aver atteso nel caso in cui preferisca aspettare per andare a Ravenna, se non può o fa fatica a recarsi altrove. E che alla fine questo sistema benefici maggiormente le statistiche aziendali che i pazienti. È vero che alla base di tutto c’è una carenza generale di medici a cui la stessa Ausl cerca di far fronte da tempo senza successo, ma il cittadino si trova in balia di un sistema dove vigono la fortuna (prenotare nel momento giusto) e la disponibilità a spostarsi, e che talvolta si senta costretto a rivolgersi al privato in libera professione, nonostante le cifre elevate.

Sara Servadei