
Il caso a Conselice: "Studenti maleducati"
Maleducazione e mancanza di rispetto all’interno del plesso secondario dell’Istituto Comprensivo Foresti di Conselice. Almeno da parte di una fetta dei giovani studenti, certamente minoritaria ma ritenuta particolarmente problematica. La situazione è progressivamente divenuta difficile tanto da indurre il personale scolastico a tentare di coinvolgere anche i genitori per mettere in campo azioni comuni per far rientrare gli atteggiamenti di diversi alunni, ritenuti poco rispettosi.
Fra gli episodi descritti dal personale che ogni giorno opera all’interno dell’Istituto c’è un po’ di tutto. Si va da "classi ridotte come stalle al termine delle lezioni" ai "danneggiamenti di banchi, di muri, ora coperti da scritte, bagni intasati" per finire con "comportamenti non rispettosi nei modi", si intende nei confronti del personale docente e non docente.
L’istituto che ospita il plesso secondario, completamente ristrutturato un paio di anni fa, ora è tornato a essere sofferente. La situazione pare si sia intensificata nel periodo post Covid che, è noto, è stato non semplice per molti giovanissimi, fra i più colpiti dalla riduzione della socialità ai lunghi mesi di didattica a distanza, certamente – a livello nazionale – non semplici nonostante gli sforzi di dirigenti e insegnanti.
Per arginare la situazione difficile che si è creata, una parte del personale scolastico ha pensato di organizzare iniziative per evidenziare il problema e tentare di aprire un canale di comunicazione, in particolare con i genitori.
Intanto oggi la scuola per la prima volta nella sua storia è rimasta chiusa. Il personale non docente, in questo contesto, ha aderito allo sciopero indetto dai sindacati a carattere nazionale per chiedere buoni pasto, lo psicologo in ogni istituto e il riconoscimento di lavoro usurante per tutti coloro che lavorano al suo interno.