
Taglio del nastro alla presenza della ministra Bernini. La residenza universitaria realizzata grazie a una locazione di 12 anni da parte della parrocchia San Vitale.
Venticinque posti letto in via Cavour, a pochi passi da Porta Adriana, e cinque in via Girolamo Rossi, in un appartamento a ridosso di San Giovanni Battista. Per la maggior parte in camere singole. A tagliare il nastro del nuovo studentato universitario diffuso ‘San Vitale-San Giovanni’, è arrivata ieri pomeriggio a Ravenna la ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini. Accanto a lei il rettore dell’Alma Mater, Giovanni Molari, il sindaco Michele de Pascale, il vescovo Lorenzo Ghizzoni e l’assessora regionale Paola Salomoni.
Entrambi gli immobili appartengono alla Curia che li ha concessi in affitto per dodici anni ad ErGo, l’Azienda regionale per il diritto allo studio che si occuperà della gestione, e se quello di via Cavour è già pieno, in via Girolamo Rossi sono in arrivo cinque studenti stranieri che si sono aggiudicati il bando. I requisiti per entrare sono quelli stabiliti da ErGo, quindi legati al reddito e al merito, e il costo di ogni posto letto è mediamente di 280 euro.
"Abbiamo lavorato assieme per assicurare agli studenti il diritto allo studio", ha detto la ministra Bernini guardandosi attorno. "E il diritto allo studio – ha aggiunto si garantisce con le borse di studio e gli studentati. È questa la strada che dobbiamo continuare a percorrere. Abbiamo aperto il bando Pnrr sull’housing con 1,2 miliardi a disposizione sia di privati che di enti pubblici. Stiamo cercando di spenderli, non è semplice riuscire a farlo entro il 2026, ci sono criticità e burocrazia, ma ci crediamo tutti, è un obiettivo comune e comune deve rimanere".
La sede di via Cavour era nata come casa famiglia gestita dalle suore. Si chiamava in origine ‘Casa della giovane’. Ospitava ragazze in difficoltà che venivano a Ravenna per studiare o lavorare ed era destinata solo alle donne, ora è diventata mista. "Gli studenti sono in aumento – ha sottolineato il rettore Molari durante la visita – ma calano quelli provenienti da lontano, a dimostrare anche le difficoltà economiche di molte famiglie. Per questo aumentare il numero degli alloggi significa anche incrementare la presenza di studenti internazionali". Il sindaco de Pascale ha espresso gratitudine per tutti gli attori che hanno reso possibile il progetto. "Però – ha osservato – questo intervento non è risolutivo. Solo con la facoltà di Medicina arrivano in media 8/900 studenti e molti sono fuori sede, quindi dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione".
I posti letto della nuova residenza si aggiungono a quelli che la diocesi ha messo a disposizione in altre sue strutture. "Ci sono quelli all’interno di Santa Teresa – ha spiegato il vescovo – che sono cinquanta, in parte gestiti da ErGo, in parte da noi e il palazzo del Seminario ospita, per due terzi, aule e segreterie".
Dopo il taglio del nastro in via Cavour è stato il turno dell’appartamento in via Girolamo Rossi, confinante con la chiesa. Anche qui sono stati effettuati alcuni lavori per creare, oltre ai posti letto, anche alcune aree comuni come la cucina e piccole sale studio.
Annamaria Corrado