Incontro sulle donne del Risorgimento

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Da Cristina di Belgioioso, protagonista dei 130 giorni della Repubblica Romana, fino alla fervente mazziniana Sara Levi Nathan, per arrivare alla giornalista Margaret Fuller, osservatrice acutissima delle gesta garibaldine. Senza dimenticare la stessa Anita Garibaldi o, per rimanere a Ravenna, Teresa Gamba, cospiratrice repubblicana già a inizio Ottocento. Il Risorgimento è costellato di figure femminili di primo piano: donne emancipate, che avevano sposato i valori del repubblicanesimo e della democrazia in anticipo di decenni sui loro tempi, pagando la loro scelta spesso con esilio e clandestinità. Di loro si parlerà domani, dalle 18, al Museo del Risorgimento, in un evento che cade non a caso in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La conferenza ’Conquiste e pregiudizi: il Risorgimento delle donne’, vedrà intervenire Michele Finelli, presidente dell’Associazione mazziniana italiana, e Isabella Ciotti (foto), a capo della sezione Ami cervese. A intervistare Finelli sarà Pietro Caruso, direttore de ’Il Pensiero Mazziniano‘. Si parlerà anche dei pregiudizi cui quell’epopea dovette fare fronte: i nomi di quelle donne non compaiono, se non di rado, nelle strade e nelle piazze.

Filippo Donati