Infissi e mobili spinti dalla corrente sul soffitto

Infissi e mobili spinti dalla corrente sul soffitto

Infissi e mobili spinti dalla corrente sul soffitto

No, non è un’illusione ottica. La foto qui accanto arriva da una delle tante abitazioni colpite fortemente dall’alluvione nella zona di via Lapi, uno dei quartieri di Faenza dove l’acqua ha raggiunto i livelli più alti. E questo è lo stato in cui nei giorni scorsi, quando l’acqua se n’è andata, è stato ritrovato il bagno: la forza della corrente ha spinto la porta fin sul soffitto, in bilico, appoggiata a un mobiletto che ora è appoggiato sopra al piano su cui sono installate le luci sopra allo specchio. Dietro si intravede anche il box doccia, su cui si è incastrata una sedia. La foto è stata postata ieri su Facebook dal figlio della coppia di anziani che vive nella casa, con un commento ironico: "Sono bravi tutti a guardare in basso... In alto, ’guarda in alto!’ Solo così potrai vedere cose mai viste prima!"

Nelle case colpite dall’alluvione, del resto, l’acqua ha lasciato oggetti ’nuovi’ e ne ha portati via altri, trascinati con sé nella corrente e depositati altrove, a casa di chissà chi. E, talvolta, l’acqua ha portato con sé anche oggetti di grandi dimensioni, a testimonianza della forza della corrente. Ad esempio in un’abitazione di via Della Valle, un’altra strada particolarmente colpita dall’alluvione, i residenti hanno trovato un frigorifero di piccole dimensioni in cima a un albero, ma non si sa di chi sia. Deve essere stato trascinato fuori casa dall’acqua nelle ore più devastanti dall’alluvione ed è poi rimasto impigliato tra i rami. In una casa nella zona di San Barnaba, nelle campagne di Reda, l’acqua del Lamone, arrivata dopo essere esondata appena fuori dalla città e dopo aver attraversato chilometri e chilometri di campi, ha lasciato due pneumatici di grandi dimensioni, adatti probabilmente a un trattore: anche questi sono stati ’rubati’ dall’alluvione in un cortile e depositati dove è capitato.

Nella conta dei danni che tanti faentini stanno facendo in questi giorni, mentre ripuliscono le case colpite, tanti oggetti sia di grandi che di piccole dimensioni sicuramente risulteranno persi. A questi si sommano i tanti altri che acqua e fango hanno reso irriconoscibili e irrecuperabili: libri, foto e cimeli, tutti ricordi che, molto semplicemente, non ci sono più.