SARA SERVADEI
Cronaca

Influenza, due persone ricoverate: quando è atteso il picco

Slittato il momento in cui si registreranno più contagi: “Una delle ragioni potrebbe essere la buona adesione della fascia 0-6 anni alla campagna di immunizzazione”

Ravenna, 4 gennaio 2025 – Il picco si calcola che arriverà tra metà e fine mese. I casi di influenza sono in crescita, ma il momento con più contagi e malati quest’anno è atteso più tardi del solito: merito, forse, della buona adesione alle vaccinazioni dei bambini sotto ai 6 anni, dice la direttrice facente funzione dell’Igiene pubblica Giulia Silvestrini. “In questo momento stiamo assistendo a un aumento nel numero dei casi segnalati – spiega –. I Pronto soccorso vedono più persone con forme simil influenzali, anche se il picco ancora non c’è. In questi giorni la sorveglianza dei medici di base ha lavorato meno del solito per le festività, a livello nazionale si parla di 10 casi su 1.000 assistiti, l’anno scorso erano 18 su 1.000 nello stesso periodo. L’incidenza è come sempre maggiore nei bambini tra 0 e 4 anni. Sul totale dei casi simil influenzali il 15% è di influenza e il 10% è di covid, mentre vanno riducendosi progressivamente i rhinovirus e i virus para influenzali, che sono comunque i più rappresentati”.

I ricoveri al momento “sono due per influenza e due per covid a Ravenna – aggiunge Silvestrini –. In Romagna per influenza sono sei. Nessuno è in Rianimazione, nessuna forma grave è stata segnalata”.

Un uomo a letto con l’influenza (repertorio)
Un uomo a letto con l’influenza (repertorio)

I ceppi di influenza in circolazione sono quelli presenti nel vaccino, i ’classici’ che ci si aspettava. E forse proprio la campagna vaccinale è la chiave che spiega l’andamento attuale dei casi: “La copertura degli over 65 è intorno al 54%, in linea con gli anni scorsi – prosegue Silvestrini –. Abbiamo invece visto un aumento dell’adesione da parte delle donne in gravidanza, forse anche perché quest’anno la campagna promozionale si è rivolta di più a loro. E poi c’è stata una crescita delle vaccinazioni nei bambini sotto ai 6 anni, con una buona adesione: potrebbe essere una delle ragioni per cui al momento non c’è un grande picco. E infatti a livello nazionale l’incidenza dei casi in quella fascia d’età è maggiore rispetto alla Romagna: segno che la vaccinazione dei più piccoli, che sono la fascia più interessata, aiuta anche gli adulti”. Anche l’immunizzazione dei bambini contro il virus respiratorio sinciziale, che negli ultimi anni aveva portato a diversi ricoveri in Pediatria, sta dando i suoi frutti: “In passato aveva messo in difficoltà gli ospedali – conclude Silvestrini –, quest’anno invece c’è stata una riduzione importante”.