Nella notte tra il 25 e il 26 settembre, intorno alla mezzanotte, i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Lugo, mentre erano impegnati nei servizi anti sciacallaggio nelle zone alluvionate, sono stati protagonisti di un inseguimento per le strade di Conselice, terminato con l’arresto di un cittadino kosovaro di 54 anni, Abedin Osiac, accusato di resistenza a pubblico ufficiale. La pattuglia transitava in via Pontiroli, quando una Volkswagen Golf di colore grigio ha destato sospetti. La vettura, incrociando l’auto dei militari, ha mostrato titubanza durante una manovra. Ciò ha insospettito i militari, che hanno deciso di fermare il veicolo per un controllo. All’interno dell’auto si trovavano tre persone. Tuttavia, appena i militari hanno intimato l’alt, il conducente ha improvvisamente accelerato, iniziando una pericolosa fuga.
L’inseguimento è proseguito a gran velocità per diverse strade, tra cui via Bartoletti, una zona di campagna nei pressi del cimitero locale. La Golf ha poi arrestato la marcia, consentendo a due passeggeri di scendere rapidamente dal veicolo e darsi alla fuga a piedi. Uno dei fuggitivi è stato visto prelevare qualcosa dal vano serbatoio del carburante, ma i due sono riusciti a sparire nell’oscurità. Nel frattempo, il conducente del veicolo ha tentato a sua volta di fuggire, colpendo con la portiera dell’auto un vice brigadiere. Ma i militari sono riusciti a bloccarlo, immobilizzandolo a terra dopo una breve colluttazione. La successiva perquisizione del veicolo ha portato il ritrovamento di strumenti da scasso, idonei ad aprire e forzare serrature, tra cui tronchesi, un cutter, guanti neri e un borsone, di cui l’uomo non ha saputo giustificare la provenienza. Per questo motivo, oltre all’arresto in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale, è anche indagato a piede libero per il possesso degli arnesi da scasso. A suo carico risultano numerosi precedenti, tra cui violazioni della normativa sull’immigrazione, commesse sotto diversi alias, e per furto.
Durante la perquisizione della vettura, inoltre, è stato rinvenuto il passaporto di un ventenne albanese, presumibilmente uno dei due passeggeri che sono riusciti a fuggire, anche se la sua identità deve ancora essere confermata dalle indagini. La Golf, che risultava noleggiata presso una società del Nord Italia, è stata posta sotto sequestro, mentre il cittadino kosovaro è stato condotto, su disposizione del Pm Monica Gargiulo, presso la camera di sicurezza. Nella giornata di ieri, l’indagato è comparso davanti al giudice, assistito dall’avvocato Eleonora Sgrò, che ha richiesto i termini a difesa. Il processo è stato così rinviato e nel frattempo il giudice ha disposto il rilascio dell’uomo con l’imposizione del divieto di dimora nel comune di Ravenna come misura cautelare. I due passeggeri fuggiti a piedi, entrambi vestiti con abiti scuri, rimangono ancora ignoti, e le indagini per identificarli proseguono.
l. p.