La costringono a un’orgia, coppia indagata

In carcere per violenza di gruppo un 42enne che insieme alla compagna di 34 avrebbe indotto una giovane a subire atti sessuali.

Migration

Lui, 42 anni, si trova in carcere, su ordinanza di custodia cautelare. La compagna, di 34, è indagata a piede libero sempre con l’accusa di violenza sessuale di gruppo per avere costretto la più giovane vicina di casa, col pretesto di effettuare una terapia di coppia e dopo averle fatto assumere cocaina, a partecipare a un’orgia. Il tutto anche con la forza e provocandole lievi lesioni durate i loro giochi erotici. Brutale epilogo di un incontro a luci rosse che nelle giornate di fine luglio hanno avuto come set l’abitazione di una coppia residente in un centro della Bassa Romagna. I due – indagati per violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo, con l’aggravante di avere commesso il fatto su una persona sottoposta a limitazioni della libertà personale e sotto l’uso di stupefacenti – sono difesi dall’avvocato Nicola Casadio e sono stati colpiti da un decreto di perquisizione e sequestro, per il quale si attendono l’udienza di convalida e, il solo 40enne, l’interrogatorio di garanzia. I primi episodi risalgono alla metà del mese scorso, quando il 42enne, dopo avere convinto la vicina a trasferirsi provvisoriamente nella sua abitazione, col pretesto di effettuare una sorta di terapia di coppia e aiutarla così a risolvere i problemi col proprio compagno, l’avrebbe mantenuta per giorni in uno stato di soggezione fisica e psicologica. Fino a che il 17 luglio – stando a quanto la presunta vittima ha riferito nella denuncia – lei sarebbe stata indotta a praticargli un rapporto orale dopo essere stata afferrata per i capelli e costretta a sedersi ai suoi piedi. Vessazioni e intimidazioni sarebbero continuate nei giorni a seguire, e il 20 luglio la vicina sarebbe stata coinvolta contro la sua volontà in ulteriori pratiche sessuali e in quel contesto la giovane avrebbe riportato anche lievi lesioni a un gluteo – poco più di un arrossamento –, dopo essere stata colpita con una ventina di colpi con un cucchiaio da cucina, come forma di ’punizione’. In più occasioni, inoltre, l’uomo le avrebbe offerto cocaina, costringendola ad assumerla.

L’episodio conclusivo, che avrebbe spinto la giovane a ribellarsi e a denunciare ciò che avrebbe subito, risale al 21 luglio, quando anche la compagna dell’uomo che la ospitava l’avrebbe costretta a partecipare a un’orgia, sempre sotto l’uso di stupefacenti e con un’ulteriore aggravante, quello di avere commesso il fatto in presenza del figlio minorenne della coppia.

Aggiornamento "Non ti crederanno, ma se parli ti ammazzo"