"Nessuna chiusura, ma una riorganizzazione all’insegna della qualità e della sicurezza". Francesca Bravi, direttrice dell’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna non ha dubbi e difende la decisione che ha portato al trasferimento di Ginecologia nella nuova palazzina Dea all’interno del reparto di Urologia. E il reparto, assicura la direttrice del presidio sanitario, ha sempre continuato a lavorare.
Dottoressa Bravi il reparto di Ginecologia quindi non è mai stato chiuso?
"Ginecologia è sempre rimasto aperto. È stata decisa una riorganizzazione dettata, ripeto, anche da motivi di sicurezza e qualità delle cure".
Quanto tempo fa è stata messa in atto la riorganizzazione?
"Circa due anni fa, quando mi sono insediata all’Ospedale di Ravenna".
Quindi si è trattato di un trasferimento. Si può dire che ora Ginecologia è ‘ospite’ di Urologia?
"Non è ospite, c’è un modulo all’interno di Urologia dove si trova Ginecologia, si tratta di un’area dedicata all’interno della palazzina Dea, al terzo piano".
Questo cambiamento non ha comportato una riduzione del personale?
"No, al contrario. C’è stato un ampliamento del blocco che ha determinato maggiori risorse e più posti letto. Questo cambiamento ha portato miglioramenti. È un reparto all’interno del quale vengono realizzati interventi importanti".
Quanti sono attualmente i posti letto?
"Sono modulabili, cambiano a seconda del numero degli interventi".
E riguardo alle sale operatorie?
"Sono maggiori anche le sedute operatorie. La Chirurgia ginecologica minore è stata spostata su Lugo. Quella più complessa rimane a Ravenna. Dove è ora Ginecologia le condizioni sono di maggiore sicurezza, c’è anche una guardia attiva h24".
Anche Ostetricia verrà trasferita?
"No, al momento rimane dov’è. In attesa di essere trasferita, quando sarà pronta, nella nuova palazzina dell’Ospedale di Ravenna che ospiterà Maternità e Pediatria".
a.cor