La finta benedizione del Vikingo contro il registro senza genere

Ieri siparietto davanti all’artistico. Pagano (Lega): "Il regolamento. della scuola non riveste. alcun valore giuridico"

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Anche il cervese Davide Fabbri, ’il Vikingo’ ha voluto dire la sua, a suo modo, sul registro gender free. La notizia del liceo artistico ravennate da giorni sta suscitando reazioni tra favorevoli e contrari ed è un buon trampolino anche per chi cerca visibilità. Nei giorni scorsi il preside Gianluca Dradi aveva informato della scelta di varare un registro gender free così da consentire agli studenti di registrarsi secondo il nome d’elezione per evitare discriminazioni. Ieri mattina Davide Fabbri con una tunica da prete e la croce al collo si è presentato davanti alla scuola per impartire una benedizione davanti agli studenti per "convertire il preside a valori cristiani". Molti studenti si sono affacciati alle finestre per contestare la predica; altri si sono divertiti alle parole del Vikingo scattandosi dei selfie. Sul tema ieri è intervenuto anche il vicecapogruppo della Lega alla Camera Alessandro Pagano. "La scelta del liceo artistico di proporre il riconoscimento delle cosiddette ’carriere alias’ è solo l’ennesimo Cavallo di Troia per introdurre l’ideologia gender nelle scuole – ha scritto Pagano –. Una trovata propagandistica. Fatta salva l’autonomia scolastica, è chiaro a tutti che l’eventuale modifica al regolamento della scuola in questa direzione, da parte del Consiglio d’istituto, non riveste comunque alcun valore giuridico sull’identità sessuale di alunne e alunni: a stabilire l’avvenuto cambio di sesso è il giudice, non di certo un preside".