"La Regione tuteli i lavoratori della Cmit"

La Pigna: "Dopo la Tozzi Sud un altro crac, servono garanzie per i dipendenti"

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"Dopo la crisi della Tozzi Sud, ora questa nuova tegola, quella caduta sulla Cmit, l’azienda cinese operante nel settore della progettazione di navi, degli impianti per il settore oil&gas e dell’interior design di navi da crociera". La lista civica ‘La Pigna’ chiede chiarezza sulla questione che ha portato al licenziamento collettivo di 52 dipendenti. "Siamo fortemente preoccupati per quanto sta accadendo – si legge in una nota – e per questo abbiamo attivato il consigliere tegionale di Rete Civica Marco Mastacchi, affinché chieda alla Regione un tavolo per la tutela dei lavoratori e la garanzia della cassa integrazione di entrambe le aziende (la Cmit e la Tozzi Sud, ndr)".

"Il giorno del taglio del nastro quattro anni fa – continua la nota della lista civica – de Pascale affermò: ’È una notizia importante per il porto e l’offshore ravennate. Arriva a Ravenna una delle prime compagnie al mondo del settore. Cmit-Europa si insedia in una città ai primi posti al mondo per la specializzazione delle aziende del settore energetico. Inoltre mettiamo a disposizione 200 ettari di aree retroportuali per ragionare in termini di futuro sviluppo della collaborazione’".

"All’inaugurazione nel 2018 – prosegue la Pigna – fu annunciato un investimento di 10 milioni di euro, l’assunzione immediata di 24 persone con l’obiettivo di arrivare a 100 in 2 anni e la creazione di un centro ricerche di livello mondiale che si intendeva sviluppare in maniera molto veloce, anche grazie alla collaborazione con il Comune e l’Autorità di sistema portuale. Poi però non si è visto nessun investimento e ora la mazzata dei 52 licenziamenti".