"La sfida? Portare a Riolo più servizi sanitari"

Intervista alla neosindaca Federica Malavolti: "Speravo in un’affluenza più alta, ma l’operato di Nicolardi è stato apprezzato"

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Quelli di Federica Malavolti saranno cinque anni all’insegna della continuità rispetto al decennio a firma Nicolardi, nella convinzione che "Riolo sia un Comune ben amministrato, in cui certo c’è del lavoro da fare ma dove la rotta è tracciata".

Sindaca Malavolti, si vocifera che al suo fianco possa esserci come vicesindaca Francesca Merlini. Conferma?

"La nuova squadra sarà ufficializzata nell’arco di qualche giorno. Le preferenze raccolte da molti sono certamente garanzia di fiducia da parte dell’elettorato".

L’affluenza si è fermata al 54%. Se l’aspettava più alta?

"Onestamente sì. Dopotutto erano presenti sulla scheda ben quattro liste, e se osserviamo le preferenze, o almeno quelle della nostra lista, ci accorgiamo di quanto i candidati siano riusciti a entrare in contatto con un numero elevato di elettori. Ci conforta il fatto che rispetto al 2017 il centrosinistra abbia guadagnato 150 voti. Anche dalle nostre parti c’è stato un voto di protesta, ma c’è pure chi ha approvato l’operato dell’amministrazione Nicolardi e il nostro programma elettorale".

Al momento della sua presentazione alcuni temevano che la sua potesse essere l’unica lista sulla scheda. Non è stato così, ma le altre realtà non sono mai davvero entrate in partita, non trova?

"Alcune sono forse state penalizzate dal fatto di aver presentato le liste negli ultimissimi giorni utili".

Avete scelto di presentarvi con il nuovo logo di ‘Riolo Terme per la comunità’ invece che con quello del ‘Centrosinistra per Riolo Terme’ degli anni precedenti. La sfida è mantenere i servizi sociali?

"Assolutamente sì. Penso ad esempio alla Casa della Salute di Riolo Terme. Una realtà già consolidata ma per la quale occorrerà ragionare su quali servizi mantenere a Castel Bolognese e quali eventualmente ridistribuire anche sul nostro territorio. È un sistema che ha già vinto la sua prima grande sfida, quella della vaccinazione di massa contro il Covid, e che credo abbia fugato i dubbi sulla sua efficacia nel rispondere alle esigenze della popolazione".

Sostituirà Nicolardi anche nella giunta dell’Unione della Romagna faentina: erediterà tutte le sue deleghe, fra cui quelle delicate relative a Servizi sociali, Politiche abitative e Parchi?

"È una valutazione che andrà fatta dall’Unione. Ad oggi non so rispondere".

Come intende affrontare la questione relativa alla cava di Monte Tondo?

"Su quel fronte ci sono alcuni aspetti che andranno certamente riaffrontati. Intendiamo collaborare con tutti, questo per ora è quello che ho da dire".

Filippo Donati