La storia del capanno Garibaldi, in vetrina al Private Banking foto d’epoca e dipinti

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La Cassa di Ravenna S.p.A., nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del collezionismo privato e della cultura artistica, ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” di Ravenna in Piazza del Popolo, fino al 7 giugno prossimo, una nuova mostra dedicata a: “Il Capanno Garibaldi, una storia lunga 140 anni”. Esposte foto del ravennate Gabriele Fusconi che riproducono il Capanno Garibaldi e i suoi dintorni, oltre a qualche foto d’epoca relative alle numerose celebrazioni. Sono esposti anche alcuni dipinti di tematica garibaldina e berretti d’epoca.

La storia del Capanno inizia col dispaccio del 5 gennaio 1810 in cui il Direttore del Demanio del Regno italico accordò a Don Giuseppe Roncuzzi, sopranominato Don Masone, di tenere un Capanno ad uso di caccia entro la palude del Pontaccio (attuale valle Baiona). Giuseppe Garibaldi e Giovan Battista Culiolo, detto Leggero, vi trovarono sicuro rifugio dal 6 al 7 agosto 1849 contro la ricerca degli austriaci e conservarlo divenne un dovere. Il 1882 è l’anno fondamentale per la storia del Capanno: il 29 marzo si spegne Primo Uccellini, colui che aveva raccolto le testimonianze dei salvatori di Garibaldi per descrivere la “trafila”.