REDAZIONE RAVENNA

La vasca del re Mausoleo di Teodorico Al via il restauro dopo più di un secolo

Sarà aperto al pubblico negli orari di visita al monumento Unesco. È il primo intervento di recupero dalla fine dell’Ottocento.

La vasca del re Mausoleo di Teodorico Al via il restauro dopo più di un secolo

Non sono mancati i visitatori ieri al Mausoleo di Teodorico, dove è stato aperto al pubblico il cantiere per il restauro della vasca, il maestoso labrum in porfido d’Egitto, che secondo la leggenda avrebbe accolto i resti del grande re ostrogoto. È arrivata anche una scolaresca e la direttrice dei siti teodoriciani di Ravenna, Sandra Manara, è convinta che ci saranno molti ravennati tra i visitatori delle prossime settimane. Il restauro viene eseguito dalle maestranze del Laboratorio del Restauro di Ravenna e ieri, attorno alla vasca, si sono alternati i restauratori, la responsabile del Laboratorio, Ada Foschini, il docente dell’Università di Bologna, Gian Carlo Grillini, esperto nell’analisi del materiale lapideo, e la direttrice Manara. Hanno effettuato prelievi e analizzato le condizioni della vasca, tra patine, segni dell’umidità e testimonianze dei danni subiti nei secoli.

"Il Mausoleo – spiega Ada Foschini – ha suscitato l’interesse degli storici sin dall’antichità e la vasca ha sempre attirato l’attenzione per la sua bellezza. Questo restauro conservativo e conoscitivo ha anche l’obiettivo di ricostruire la storia della vasca". L’ultimo restauro risale alla fine dell’Ottocento e nei secoli il manufatto ha cambiato più volte sede, prima di tornare all’interno del Mausoleo nei primi anni del 1900, da dove era stato trasferito di sicuro dall’alto medio evo. "La vasca – prosegue Foschini – mostra segni di fratture anche importanti. Ci sono ammaccamenti e tracce di restauro. Nei secoli è stata trasferita più volte e questo ha lasciato dei segni perché per la maggior parte del tempo è rimasta all’esterno, esposta alle intemperie. Più che danni però, preferisco definire questi segni ferite, come quelle di un grande re guerriero. Appunto Teodorico". L’obiettivo dell’intervento è definire lo stato di conservazione dell’opera, per rallentarne il degrado. Si stanno studiando i restauri, la natura dei sedimenti e delle patine presenti sulla superficie. Sono state effettuate campionature dei materiali di integrazione e una prima pulitura. "Abbiamo analizzato le stuccature – sottolinea il docente universitario Grillini – e abbiamo individuato, ad esempio, parti grigie in cemento che sostengono le parti danneggiate, lo stucco bianco è probabilmente gesso e ci sono zone restaurate poi dipinte dello stesso porpora del porfido. Nella parte inferiore sono stati prelevati dei sali che verranno analizzati".

Per Sandra Manara l’intervento sulla vasca ha anche un forte valore simbolico. "Il Mausoleo – dice – è un luogo iconico per la città, uno dei monumenti Unesco ed è anche per questo che abbiamo voluto un cantiere aperto. Inoltre grazie a una convenzione con Beni culturali verranno organizzati conferenze, incontri per consentire agli studenti di assistere a un restauro così significativo". Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna attraverso lo strumento dell’Art Bonus ed è uno dei primi passi concreti verso il 2026, anno delle celebrazioni per i 1500 anni dalla morte Teodorico.

Annamaria Corrado