Gli effetti psicologici del Covid sui giovani

La parola ai ragazzi della scuola media ‘Gessi’ di San Pietro in Vincoli: "Ecco come ci ha cambiato e cosa ci ha sottratto questo periodo"

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Vi siete mai posti la domanda di come noi adolescenti abbiamo passato il periodo dell’emergenza Covid? E vi siete mai chiesti quanto ci abbia influenzato la pandemia? Noi ci abbiamo riflettuto e ora vorremmo farvi capire la nostra esperienza.

È proprio durante il primo lockdown che noi abbiamo avuto tutti i nostri cambiamenti fisiologici e psicologici, è stato un periodo difficile, perché oltre alle difficoltà che si possono riscontrare in un’adolescenza normale abbiamo dovuto affrontare l’ansia, la paura del contagiare i parentiamici fragili, essere sottoposti ad obblighi ai quali non eravamo abituati.

Ogni ragazzoa della nostra età si è trovato totalmente da solo ad affrontare l’adolescenza senza preparazione e senza preavviso, siamo passati dal giocare a nascondino al voler uscire ogni giorno e al voler stare sempre con gli amici, spesso fino a notte inoltrata senza poterlo fare.

Abbiamo imparato il significato del termine “coprifuoco”, non potevamo più uscire dopo un certo orario, del termine “distanziamento”, come può un adolescente stare a distanza da un suoa amicoa? Abbiamo imparato il significato del termine “quarantena” e “lockdown” siamo stati costretti a rimanere chiusi in casa per mesi, senza poter vedere e incontrare i nostri amici e parenti.

E si sa, che è proprio durante l’adolescenza che si ha la necessità di stare con i propri amici.

Ci siamo dovuti adeguare all’obbligo della mascherina in contesti esterni da casa nostra.

Questo periodo ha accentuato le incomprensioni tra genitori e figli perché noi ragazzi durante il covid abbiamo provato cose che i genitori non hanno mai dovuto provare quando erano adolescenti.

Ci sono stati dei litigi tra genitori e figli, ci chiedevano di stare meno attaccati allo smartphone però spesso non ci davano delle attività alternative, abbiamo dovuto imparare a convivere e a fare attività con i nostri genitori (con loro).

E vogliamo parlare della Dad? All’inizio eravamo tutti felici di poter stare a casa, ma poi non potendo più incontrarci fisicamente con i nostri amici abbiamo cominciato a soffrirne.

Di sicuro questo periodo ha cambiato per sempre il nostro modo di pensare e di agire.

Ma siamo riusciti comunque a fronteggiarlo.

Noi ragazzi ci dobbiamo fare un complimento perché abbiamo avuto la forza e il coraggio di affrontare un periodo che non ci saremmo mai aspettati e che è arrivato dal nulla.

Ma dobbiamo comunque fare un complimento anche agli adulti e ai nostri genitori che in qualche modo sono stati capaci di sopportare questo periodo sia fisicamente che psicologicamente e non dobbiamo sottovalutare il fatto che anche per loro è stato un periodo molto complicato.

L.B., S.F, E.P. e A.N.

Classe 3^ C

Scuola media ‘Romolo Gessi’

di San Pietro in Vincoli