REDAZIONE RAVENNA

L’area Alberti ai raggi x. Viaggio in un’oasi felice ma con due pecche: il traffico e i furti

I residenti chiedono più attenzione, specie per il viale principale "Anni fa avevamo chiesto inutilmente l’installazione di un semaforo".

I residenti chiedono più attenzione, specie per il viale principale "Anni fa avevamo chiesto inutilmente l’installazione di un semaforo".

I residenti chiedono più attenzione, specie per il viale principale "Anni fa avevamo chiesto inutilmente l’installazione di un semaforo".

Tra le poche ‘ombre’ del quartiere Alberti c’è prima di tutto la sicurezza stradale, con a seguire quella dei furti. Commercianti e residenti ricordano almeno tre vittime e tanti feriti nei numerosi incidenti in viale Alberti, strada ad alto traffico considerata il troncone centrale della circonvallazione intermedia di Ravenna sud. Così come i numerosi furtarelli, anche a ripetizione in diversi negozi e nelle case. Una situazione che diventa particolarmente ‘incandescente’ nel mese di dicembre, quando circolano più soldi, merci e persone. Per lo più inascoltate, finora, le richieste di commercianti e residenti. "Parecchi anni fa avevamo provato a chiedere l’installazione di un semaforo – ricorda Antonella Castellucci, referente del quartiere e titolare di Girogirotondo – ma l’allora assessore Martina Monti ci rispose che costava troppo e avrebbe rallentato eccessivamente il traffico. Di seguito non è stato dato seguito neanche alla nostra domanda di telecamere, in particolare una all’inizio e una alla fine del viale. Malgrado avessimo già trovato le risorse per il loro acquisto, e servisse quindi solo la gestione da parte della Polizia, l’amministrazione comunale ci fece sapere che in quel momento la priorità era data ad aree più degradate e meno pulite della città".

Il problema sicurezza stradale è rimasto anche perché gli attraversamenti pedonali sono scoloriti e poco visibili, c’è poca luce in strada quando fa buio, senza contare la scarsa manutenzione di piante, tombini, cunette, scoli dell’acqua e fogne intasate dalle foglie. "Basta un po’ di pioggia per allagarsi – prosegue Castellucci – e noi negozianti siamo i primi a pagarne lo scotto, trovandoci al piano terra. Da quando una signora, un po’ di tempo fa, si è rotta un braccio a causa dell’asfalto scivoloso, ci occupiamo personalmente della pulizia di marciapiedi, strada e caditoie, ma non dovrebbe spettare a noi".

Quali sono le richieste al Comune al riguardo? Potare le piante ormai gigantesche e invasive, installare lampioni più bassi per avere strade più illuminate e dipingere le strisce pedonali con un colore fluorescente. Una risposta al dilagare dei furti è arrivata in parte da Sos chat Ravenna, nata nel 2016 per mano di Andrea Malpezzi e grazie alla disponibilità di alcune persone a girare la sera dopo le 20 per non lasciare deserte le strade. Un modo per effettuare il cosiddetto controllo di vicinato e avvisare in tempo reale residenti e negozianti. L’ultimo furto un mese fa ha riguardato l’ortopedia Spadoni con due tentativi nella stessa serata, in passato molto presa di mira è stata la profumeria Sabbioni, oltre a un negozio di telefonia ora chiuso. "Per quanto mi riguarda – dice la titolare della cartolibreria – i ladri sono arrivati quattro volte e da allora ho investito in sicurezza, installando allarme e telecamere. Il problema è molto sentito anche dai residenti che hanno ricevuto brutte ‘visite’ anche quando erano presenti in casa".

Roberta Bezzi