REDAZIONE RAVENNA

L’edificio della ’Squadra rialzo’, ex fiore all’occhiello

‘Squadra Rialzo Faenza’: la scritta compare sul grande edificio, all’interno dell’area ferroviaria, ai margini di via Filanda Nuova allo svincolo con il sottopasso. In questa area è operativo una porzione di scalo merci per vino e mosto, mentre a cavallo del Duemila era operativo anche il trasbordo dell’argilla che tante polemiche sollevò per via delle polveri e non solo. In questa area, secondo un progetto della fine degli anni 80, avrebbe dovuto essere trasferito lo scalo merci. Il grande caseggiato della ‘Squadra rialzo’ è abbandonato e anche pieno di rifiuti. Eppure fu un fiore all’occhiello per la stazione di Faenza a partire dagli anni 50 e fino agli anni 90. Walter Tedioli è entrato in ferrovia nel 1968 e negli anni Ottanta è stato anche capostazione a Faenza. Racconta: "La nostra stazione era stata scelta come sede per la grande officina per i carri merci che percorrevano la linea adriatica: in quel caseggiato venivano revisionati tutti i carri operativi fino al Sud d’Italia. Erano carri di diversi paesi europei, secondo un accordo fra le ferrovie. La Squadra rialzo era composta da più di venti persone, lavorava giorno e notte. Poi tutto è finito e ora il caseggiato è abbandonato".

c.r.