L’estate è partita: "L’incognita? Il caro vita"

Tanta gente al mare, soprattutto dalle città emiliane, grazie al caldo anticipato: "Negli stabilimenti la ristorazione ha lavorato molto"

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Felici ma sul piede di guerra. Uno straordinario week end (il secondo consecutivo) per gli stabilimenti balneari dei nove lidi ravennati, con due incognite: quanto peserà il caro-vita che si è abbattuto sulle famiglie?

"La Bolkestein? Siamo pronti a tirare giù le serrande anche in piena estate se il lavoro di tanti anni non verrà tutelato" dicono dagli stabilimenti balneari. "Sicuramente le alte temperature ci hanno favorito – spiega il presidente della Coop Spiagge, Maurizio Rustignoli – sembrava una giornata di luglio. Con questo caldo la gente cerca il fresco al mare. Soprattutto la ristorazione ha lavorato molto, anche grazie alla clientela che è nostra tradizionalmente. Le città emiliane stanno rispondendo molto bene".

Le prenotazioni ci sono e coinvolgono anche appartamenti e alberghi. Ma le preoccupazioni non sono di poco conto. "Dobbiamo capire quanto inciderà il caro-vita che ha investito le famiglie. Sappiamo che hanno un 20-25% in più di costi base, quindi per bollette e carburanti. Quanto peserà tutto questo sulle abitudini?" si chiede Rustignoli.

Gli stabilimenti balneari cercano di limitare i rincari: "Riduciamo i nostri margini per non aumentare troppo i prezzi, ed è così purtroppo per tutti i settori". Gli stabilimenti non si aspettavano di tornare alla normalità post pandemica con certi fardelli sulle spalle. Il settore vive nel pieno dell’incertezza: investimenti ridotti al lumicino, nessuna compra-vendita, solo attesa. "Dopo mesi e mesi siamo al punto di partenza. Innanzitutto il provvedimento relativo alle aste degli stabilimenti balneari non andava messo nel Dl Concorrenza, va rispettato il volere dell’Ue ma serve una mappatura delle spiagge, vanno riconosciuti gli investimenti fatti, va dato tempo agli enti locali di predisporre le evidenze pubbliche" spiega ancora Rustignoli. Che poi ammonisce: "Siamo pronti a chiudere il ‘prodotto balneare’ in piena estate. Una protesta eclatante ma dobbiamo salvare la tradizione imprenditoriale e i nostri investimenti". Di ‘grande domenica’ parla anche il presidente della Pro Loco di Marina di Ravenna, Marino Moroni. "È proprio quando arriva così tanta gente che bisognerebbe essere pronti con adeguate informazioni su parcheggi, navetti e Ztl. Invece, nulla. Così ci complichiamo la vita da soli. Anzi, la complichiamo alla clientela".

lo. tazz.