
Un anno dall’inizio della pandemia. Tra le prime attività a riaprire, e che tutt’oggi possono restare aperte in zona rossa, ci sono le librerie.
Come altre attività, hanno affrontato la sfida di adeguarsi alle normative imposte ai titolari e ai lettori, ma anche di non farsi sopraffare dai colossi on line. Tra le curiosità venute fuori nelle due librerie annuali cervesi: il libro di Stefano Bonaccini ’La destra si può battere’ ha superato in termini di vendite anche Ken Follett con ’Fu sera e fu mattina’.
Mentre tra i più piccoli Harry Potter, e tutto il suo mondo, si conferma nel podio. Marco Scotti, titolare della libreria Mondadori di viale Roma, racconta: "L’anno scorso eravamo in un lockdown rigido, era inquietante e surreale. Certamente questa "prigionia forzata" ha fatto riscoprire la bellezza di una buona lettura come alternativa alla tv - o ai videogames nel caso dei ragazzi. In linea di massima crediamo che le vendite on-line siano aumentate solo perché molti lettori ancora non sanno che le librerie sono aperte anche nelle zone rosse. Riceviamo moltissime telefonate di clienti convinti che gli unici negozi aperti siano alimentari, edicole e farmacie. I beni di prima necessità, libri compresi, sono sempre disponibili sia in zona arancione che in zona rossa. C’è poi stato un riavvicinamento dei vecchi lettori e l’avvicinamento di nuovi al libro, con un boom di vendite di Manga per i quali abbiamo aperto un fornitissimo settore. Come particolarità segnaliamo che Stefano Bonaccini con ’La destra si può battere’ ha battuto anche Ken Follett con ’Fu sera e fu mattina’. Sul rispetto delle regole, purtroppo siamo ancora costretti a riprendere clienti per il corretto uso della mascherina e per l’igienizzazione delle mani (obbligatoria all’ingresso) o addirittura proibire l’ingresso a clienti senza mascherina. È un impegno logorante ma necessario per mantenere la libreria un luogo sicuro per i clienti e per noi che ci lavoriamo".
Insomma, la libreria resta al momento – insieme alla biblioteca – uno dei luoghi di cultura sempre disponibili. E in questo anno si sono aperte nuove modalità di vendita per far avvicinare le persone alla lettura. Sulla stessa linea, infatti, è anche Antonella Antonioli, della libreria per bambini Bubusettete, la quale spiega: "Il ricordo dello scorso anno è piuttosto opprimente ma lo spirito è comunque ottimista anche se non è cambiato molto e anche questo è un momento duro. Come un anno fa, ce la metteremo tutta per far sentire la nostra presenza e garantire i servizi al territorio perché considerare il libro un bene essenziale è stato un enorme riconoscimento e per la città è una saracinesca chiusa in meno. All’inizio dell’estate, come ulteriore strategia, abbiamo attivato il nostro store online: stiamo riscontrando notevole interesse, in particolare quello dei clienti estivi che anche quando non si trovano a Cervia, continuano ad affidarsi a noi per regali e acquisti. Una grande conferma sono tutte le pubblicazioni che ruotano intorno alla figura di Harry Potter. La libreria resta un luogo di socialità in cui incontrarsi e condividere opinioni e impressioni sui libri. Il confronto con il cliente è un arricchimento continuo sia sui libri che sulla quotidianità".
Ilaria Bedeschi