Lido di Classe, nuovo gestore all’ex Bisanzio

Ieri sono state aperte le buste: ha vinto l’offerta di una società di Forlimpopoli. Ma è difficile pensare che possa riaprire quest’estate

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Il campeggio di Lido di Classe ha un nuovo proprietario: si tratta di una società di Forlimpopoli. Ieri sono state aperte le buste per l’affidamento dell’ex Bisanzio, dopo il fallimento della società che si era aggiudicata la gestione dell’area nel 2018.

Il nuovo bando per l’affidamento era stato pubblicato a fine marzo e le offerte pervenute sono state 5. Tra queste, una è stata esclusa per la mancanza di alcuni requisiti. Dal reparto dei carabinieri per la biodiversità di Punta Marina fanno sapere che la società in questione non gestisce altri campeggi sulla costa, ma uno dei soci ha esperienza nell’attività di ricezione turistica, così come richiesto dal bando. "Quella che ha vinto è una proposta progettuale ben articolata e con una buona offerta economica – spiegano dal reparto dei carabinieri per la biodiversità di punta Marina – e per questo è stata giudicata compatibile dal punto di vista della sostenibilità ambientale e territoriale". Attualmente gli uffici stanno facendo delle ulteriori verifiche sui requisiti della società vincitrice. Ma il vero nodo sono i tempi, ovviamente: la consegna dell’area ai vincitori avverrà presumibilmente entro la fine di maggio, dopo i passaggi alla ragioneria del Ministero e dopo che la società del Forlivese avrà completato le pratiche necessarie. Solo tra un mese, quindi, i vincitori potranno iniziare materialmente a lavorare nel campeggio, abbandonato da anni: difficile pensare che possano riuscire ad avviare l’attività già quest’estate. Più probabilmente questa sarà la sesta stagione senza camping per Lido di Classe, ma presumibilmente anche l’ultima. La concessione per l’uso dell’area per la società di Forlimpopoli ha una durata prevista di 9 anni, estendibili a ulteriori 9.

La lunga e triste vicenda dell’ex Bisanzio è iniziata nel febbraio del 2017, quando i carabinieri forestali revocarono il permesso all’uso dell’area al gestore di allora per la presenza di strutture fisse non autorizzate. Dopo lo sgombro dell’area e la rimozione degli abusi edilizi, nella primavera del 2018 un bando ha assegnato l’utilizzo del campeggio a un nuovo gestore: l’attesa rinascita non è però avvenuta e, dopo diversi anni nei quali niente è cambiato, nel 2021 la società di Modena che si era aggiudicata l’area è fallita. Ora, dopo le pratiche del caso, il camping ha davanti un’altra possibilità. Speriamo che sia quella decisiva.

Sara Servadei