L’omaggio all’Alpino dalle sette vite

Cresce l’attesa per l’Adunata a Rimini. Ieri le ’penne nere’ al cimitero di Lavezzola per Diotalevio Leonelli

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Anche nella Bassa Romagna cresce l’attesa per la 93esima Adunata Nazionale Alpini, in programma a Rimini da giovedì a domenica prossima, giorno in cui andrà in scena l’evento più rilevante, ossia la sfilata per la città, dove è atteso l’arrivo di ben 400mila penne nere, per ricordare storia, cultura e valori alpini. Ci saranno alpini che raggiungeranno la città rivierasca in modo originale: come il Gruppo Alpini ‘Val Leogra’ di Schio - Sezione di Vicenza, che è partito il 30 aprile da Padova e che sta effettuando tappe giornaliere in buona parte a piedi.

Nel primo pomeriggio le penne nere sono arrivate a Lavezzola, dove nel locale cimitero, accolto dal Gruppo Alpini di Conselice a capo del quale c’è Giacinto ‘Cinto’ Ferlini, si è svolta una toccante cerimonia presso la tomba in cui riposa Diotalevio Leonelli (era presente anche sua figlia Alida), l‘Alpino ‘dalle sette vite’ spentosi nel gennaio di 3 anni fa. Penne nere che, sotto la guida dall’Ufficiale Nicola Stoppa, hanno recitato la Preghiera dell’Alpino. Nato a Lavezzola il 14 novembre 1921, l’Artigliere Alpino era sul fronte russo in forza alla 36ma batteria, Gruppo Val Piave, 3°Reggimento, Divisione Julia. Dopo l’8 settembre sfuggì alla cattura dei tedeschi entrando nelle fila della Resistenza. Era l’unica ‘penna nera’ (ancora in vita) della Sezione Emiliano-Romagnola, reduce della campagna di Russia 1942-43 e sopravvissuto alla battaglia di Nikolajewka. Attraverso il suo libro ‘L’Alpino dalle sette vite sul fronte russo’ (titolo derivante dal fatto che sfuggì altrettante volte alla morte, ndr), curato dal nipote Massimo Toschi, volle testimoniare un’esperienza che, come più volte ribadì, "non auguro neppure al mio più grande nemico", auspicando che "possa far capire la tragedia della guerra a chi a chi queste drammatiche esperienze non le ha vissute, soprattutto ai giovani". Tornando alla tappa di ieri, dopo la cerimonia di Lavezzola, il Gruppo Alpini di Schio ha poi raggiunto Conselice, dove alla presenza del sindaco Paola Pula e di autorità civili e militari, è stata depositata una corona al Monumento dei Caduti. Penne nere che sono state poi ospitate a cena presso la sede del locale Gruppo Alpini, in vista della odierna che raggiungerà San Michele di Ravenna. Tra le iniziative del gruppo di alpini conselicese segnaliamo ‘Cento anni di riutilizzi bellici. 1914-2014’. mostra a cura di Bruno Zama, Angelo Nataloni. Enrico Venturi, Stefano Venturi e Marilena Casadio, visibile a Rimini al museo ‘Luigi Tonini’ fino al 10 maggio.

Luigi Scardovi