Malore in piscina, il 51enne non ce l’ha fatta

Rachid Khlifa è morto in ospedale. Era stato trovato sul fondo della vasca a Casola durante un bagno con la figlia di 4 anni

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Rachid Khlifa, 51 anni, marocchino, abitava a Casola in una casa popolare di viale Neri: lascia la moglie e due figli, un maschio di 6 anni e una femmina 4 che era con lui in piscina.

Il 51enne non ce l’ha fatta: inutile il lungo tentativo di rianimazione effettuato nel pomeriggio di venerdì in piscina a Casola dove aveva trascorso ore gioiose con la figlioletta e anche la corsa in elicottero all’ospedale di Ravenna. Dopo aver lottato tra la vita e la morte l’uomo è deceduto in ospedale al Santa Maria delle Croci.

L’uomo da una decina di anni era dipendente fisso di un’azienda agricola casolana. Era considerato una persona seria, lavoratore assiduo e bravo, tanto d’avere imparato a potare con perizia gli ulivi. A Casola sono presenti alcuni parenti che sono accorsi ieri in piscina appena saputa la drammatica notizia e si sono raccolti attorno alla famiglia di Rachid.

Mentre la moglie infatti è in ospedale a Faenza per assistere la bambina ricoverata per accertamenti, dato che la piccola che era in piscina con il padre aveva ingurgitato acqua che è riuscita poi ad espellere, il bambino, rimasto solo, è stato accolto ed assistito da un parente residente in paese.

A quanto risulta il 51enne non sapeva nuotare in modo sufficiente a galleggiare ma proprio per questo in piscina era sempre attento e mai si spingeva verso la parte dove l’acqua è più alta ma restava nel lato dove si tocca.

È per questo che tra le ipotesi più accreditate c’è quella di un malore che lo avrebbe colpito proprio mentre si trovava in acqua.

L’uomo infatti era in piscina con la figlia: a un certo punto la figlia è stata vista annaspare e, una volta soccorsa, ci si è accorti che l’uomo giaceva privo di sensi sul fondo della piscina.

Gli accertamenti sono stati svolti dai carabinieri di Casola Valsenio che stanno cercando di chiarire la dinamica dei fatti.