Medici no vax Ravenna: sono già 38 quelli sospesi

Perplesso il presidente dell’Ordine, Stefano Falcinelli: "Pensavo che esistessero i no vax, ma non tra chi ha studiato Medicina"

Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei medici di Ravenna

Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei medici di Ravenna

Ravenna, 29 settembre 2021 - Sono passati nove mesi dalle prime dosi somministrate e tre e mezzo da quando la campagna vaccinale è stata aperta a tutti. Eppure c’è un 20% di popolazione che manca all’appello del vaccino. La categoria, purtroppo, comprende anche alcuni lavoratori della sanità che ora si vedono sospesi dal lavoro. Ne abbiamo parlato con Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei medici di Ravenna.

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Falcinelli, l’impressione è che ormai a mancare non sono più gli indecisi, ma gli irriducibili. "Effettivamente ora gli indecisi e i timorosi mi sembrano una ridotta minoranza. Ora mancano più che altro quelli che proprio il vaccino non vogliono farlo. Comunque molti si sono convinti col green pass".

Tanti ammettono di averlo fatto per quello? "Sì, soprattutto tra i ragazzi: vogliono stare con gli amici. Poi ci sono gli insegnanti, che già ora non possono lavorare senza".

E tra i sanitari invece come va? "Sono arrivate lettere di sospensione anche stamattina (ieri, ndr). I dati nel ravennate sono inferiori a Rimini e Forlì, ma anche da noi sono aumentate".

Quanti medici nella nostra provincia sono stati sospesi finora? "Sono 38. Stamattina sono arrivate altre 7/8 lettere".

Se ne aspettava così tante? "No. Potevo pensare che esistessero i no vax, ma onestamente che ci fossero tra persone che hanno studiato Medicina e capito come funzionano i meccanismi del nostro corpo… No, non lo pensavo".

E pensare che proprio i medici sono stati in prima linea fin dal principio. "Esatto, mi sembra assurdo ripensando ai momenti più drammatici della pandemia. Proprio stamattina parlavo con un anestesista rianimatore, e mi diceva che secondo lui un no vax nella sua categoria è una cosa fuori dal mondo. Loro sono quelli che hanno visto le persone morire per insufficienza respiratoria. E poi ripenso ai camion militari nella notte a Bergamo. Neanche in guerra succedono cose del genere. Eppure ci sono persone che continuano a non volersi vaccinare".

In compenso si leggono teorie fantasiose su farmaci e terapie… Lei cosa ne pensa? "Il fatto è che ad oggi non ci sono farmaci che curino il Covid, curiamo solo le complicanze: i problemi respiratori e circolatori causati dal virus. Non esiste un farmaco che serva a impedire l’evoluzione della malattia nelle prime fasi, all’inizio te la giochi da solo col tuo sistema immunitario. E l’unico modo per attivarlo subito è col vaccino".