Morti bianche, Ravenna maglia nera in regione: già sei nel 2022

I dati mettono la nostra provincia all’undicesimo posto in Italia in rapporto al numero di occupati. Gli infortuni fatali quest’anno in Italia sono aumentati del 164 per cento rispetto al 2021

La scena dell’incidente sull’A14 del 22 aprile quando un operaio fu travolto e ucciso

La scena dell’incidente sull’A14 del 22 aprile quando un operaio fu travolto e ucciso

Ravenna, 30 luglio 2022 - L’ultima statistica sugli infortuni mortali sul lavoro è stata diffusa proprio ieri, nelle ore in cui venivano illustrati i contenuti del nuovo Patto territoriale di comunità per la sicurezza sul lavoro. A redigerla Vega-Osservatorio sicurezza di Mestre, sulla base di dati Inail.

La statistica è aggiornata al 30 giugno. Nel primo semestre Ravenna, con sei infortuni mortali, si conferma la provincia dell’Emilia Romagna con più morti sul lavoro. A livello nazionale occupa l’undicesima posizione, valutando i decessi per ogni milione di occupati (regolari). Se la graduatoria nazionale viene stilata sulla base del numero assoluto di infortuni mortali, la provincia di Ravenna (con 6 morti, al pari di Modena) è invece comunque in alto ma più indietro, in ventesima posizione.

Il rapporto di Vega spiega che i morti sul lavoro, a livello nazionale, nel primo semestre 2022, sono aumentati del 164% (una crescita su cui pesa anche la ripresa delle attività dopo le restrizioni per il covid). In aumento anche le denunce di infortunio: +43% rispetto al 2021. Dati richiamati più volte, ieri mattina in Prefettura.

Il documento rappresenta "un impegno a 360 gradi, che delinea un modello condiviso di prevenzione e contrasto al fenomeno degli infortuni sul lavoro, che mette al centro le persone, senza le quali non c’è comunità di lavoro, non c’è impresa, non c’è economia; la sicurezza dei luoghi di lavoro significa anzitutto custodia delle risorse umane" ha affermato il prefetto De Rosa.

Per questo "sono importanti il maggior coordinamento tra coloro che si occupano di tutela e sicurezza ma anche la spinta alla formazione e la condivisione che occorre intervenire dove ci sono ‘fragilità nel mercato del lavoro: come quello nero, povero, di certi appalti e subappalti" ha detto Marinella Melandri a nome di Cgil, Cisl e Uil. "Chi al mattino esce di casa per andare al lavoro deve essere certo di poter far ritorno la sera. Questo deve richiedere il nostro massimo sforzo" ha sostenuto il presidente dell’Adsp Daniele Rossi.

Sulla base del nuovo documento sottoscritto, in prefettura vengono istituiti "la Cabina di regia e l’Osservatorio della Sicurezza, quali organismi di monitoraggio dei dati e di promozione di modelli formativi e campagne di sensibilizzazione". Vengono inoltre valorizzati gli organismi paritetici per la sicurezza già attivi e quelli di futura costituzione. Tra i settori più sensibili, quello edile, agricolo, la logistica, gli appalti e quelli dove sono presenti alti rischi per la salute.